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Lettera 
30 dicembre 2005 0:00
 
Salve, mi chiamo Stefano e scrivo da Roma. Sono affetto da rinite cronica con deviazione del setto nasale e, per questo, mi era stato prospettato un intervento di correzione chirurgica. Praticando la Rx del torace preoperatorio, in data 2-12-05, mi e' stata riscontrata una pneumopatia bilaterale. Per tale ragione ho praticato, in data 14-12-05, una Tc del torace che ha evidenziato quanto segue: "riscontro di multipli addensamenti alveolari, a margine netti piu' nei territori posteriori in clinostatismo, bilateralmente. Con la finestra mediastinica si osserva disomogenea densita' delle aree addensate, che in alcune zone presentano la densita' del tessuto adiposo". Lo specialista pneumologo, che ha refertato quanto sopra, mi ha chiesto subito se facessi uso del prodotto RINOSTIL, preparato a base di olio ed eucaliptolo, per instillazioni nasali (prodotto confezionato e controllato da Lab.it. Bioch. Farm. co LISAPHARMA S.p.A - Titolare dell' autorizzazione all'immissione in commercio: laboratorio Chimico Deca Dott. Capuani). In effetti, da anni, prima di coricarmi, faccio uso di questo prodotto, anche se non in via continuativa, proprio perche' da' un sollievo a chi, come me, soffre di rinite. Cosi' come da referto dello specialista pneumologo, " Tale elemento anamnestico orienta la diagnosi per una POLMONITE LIPIDICA ESOGENA secondaria ad inalazione, durante il sonno, delle gocce oleose che, per la loro natura, presentano un lentissimo wash - out nei tessuti biologici". In sostanza, queste gocce, essendo oleose, sono state gradualmente inalate senza che me ne accorgessi e si sono andate a depositare nei polmoni, creando degli addensamenti che hanno fatto pensare, in una prima fase, ad un tumore, successivamente ad altre patologie come la TBC ed, infine, una volta individuato il prodotto da me utilizzato, ovvero il RINOSTIL, la diagnosi si e' orientata verso la POLMONITE LIPIDICA ESOGENA. Per avere una definitiva conferma di tale diagnosi dovro' sottopormi nel mese di gennaio p. v. a:.
- lavaggio broncoalveolare con esame citologico della popolazione macrofagica (ricerca delle cellule schiumose); - RMN del torace, con test di soppressione del grasso. Inoltre, anche se la diagnosi dovesse essere confermata, cosa che a questo punto mi auguro, non si tratta comunque di una cosa da poco perche' mi e' stato spiegato che dovro' essere continuamente monitorato, ovvero ogni 2 o 3 mesi fare una Tc del torace e prima che la sostanza oleosa scompaia del tutto, sempre che scompaia, ci vorranno parecchi anni. Nel frattempo l'unica notizia positiva e' che sono stato costretto a smettere di fumare ma, per il resto, il danno esiste ed e' concreto. Inoltre, guardando il foglietto illustrativo del Rinostil, nulla lascia immaginare una simile controindicazione e anche l'avvertenza "evitare l'uso prolungato e ripetuto" e' ambigua in quanto scritta sotto la voce: COSA FARE DURANTE LA GRAVIDANZA E L'ALLATTAMENTO. Sempre per quanto riguarda il foglietto illustrativo, quello attuale e' stato revisionato da parte del Ministero della Sanita' nel 2000. I precedenti, che ancora si trovano in rete (basta andare su google e digitare rinostil), decantano il prodotto spacciandolo quasi per innocuo. Fatte tutte queste indispensabili premesse, gradirei avere un vostro parere circa la possibilita' di ottenere un risarcimento dei danni da me subiti, la procedura, i costi e le concrete possibilita' di farcela (non vorrei imbarcarmi in una causa persa in partenza). Attendo una cortese risposta, anche eventualmente per e mail, e colgo l' occasione per inviare cordiali saluti.
Stefano, da Roma

Risposta:
Come immaginiamo che lei intuisca, non e' una questione semplice. Per partire dovrebbe mettere in mora (clicca qui) la casa farmaceutica dietro presentazione di una perizia medicina che stabilisca causa/effetto della sua patologia. Richieda il rimborso nei minimi particolari, al centesimo. Veda un po' cosa le rispondono e comunque si prepari ad una causa consultando anche un legale che la assista.
 
 
 
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