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Lettera 
16 maggio 1999 0:00
 
Bravi come al solito. Rinnovo i complimenti! Spero di darvi tra non molto una buona notizia per quanto riguarda la strategia da usare contro le banche. Sono in attesa, infatti di un provvedimento giudiziario che auspico positivo. Rammentate che un sistema bancario simile non serve piu' a nessuno, ne' al sistema produttivo e nemmeno a quello politico. Tuttavia il clima giudiziario e' cambiato. Le banche non hanno piu' "sempre ragione". Se i giudici continueranno ad appioppare salutari batoste cio' avverra' anche nell'interesse delle banche stesse, che sono uno strumento importante nel traffico economico e devono servire il sistema secondo criteri di utilita' e non costituire un centro di foraggiamento per i "soliti noti". Recentemente ho vinto delle cause contro le banche (in Cassazione) ponendo nuovi indirizzi. Cosa impensabile solo pochi anni fa. Ho fatto, inoltre promuovere delle indagini sulla crisi di Borsa dei mesi ottobre novembre 1988. Il sospetto e' che le banche, partecipanti ad enti proprietari di grossi portafogli, abbiano effettuato operazioni di copertura ddi detti portafogli a danno della Clientela. Vi sono indagini in corso ed i risparmiatori sono seguiti da grossi periti del ramo, ai quali e' sempre opportuno rivolgersi. Ritengo comunque che delle cause bene impostate possano accelerare auspicabili cambiamenti. Tutto dipende dalla gente, che non deve sopportare certe iniquita' nonche' dalle associazioni che possono organizzare forme logiche ed effettuali di ragionata protesta, portando i problemi a conoscenza del pubblico, cosa che i giornali non sempre fanno, sia perche' la materia e' difficile, sia perche' i professionisti, a differenza del sottoscritto, preferiscono difendere il sistema bancario. Infine, se si riuscisse a mettere dei tecnici ed avvocati di valore alla guida delle fondazioni, conferendo poteri repressivi e di controllo che oggi non sono ben esercitati dalla Pubblica amministrazione, le stesse non sarebbero vuote di contenuto ed il sistema potrebbe funzionare meglio. Cio' che molti si rifiutano di comprendere e' che un posto di lavoro non puo' costituire una facile prebenda allorche' rovina (come si e' visto) un sistema. Per attuare le regole, grazie a Dio, oggi non occorre un tiranno, ma solo delle persone competenti e per bene che abbiano dato buona prova di se', dimostrabile con un buon "curriculum". Coraggio! Io non demordo e Voi nemmeno. In questo dobbiamo essere fieri : di perseguire buoni principi. ANCORA COMPLIMENTI

Risposta:
La ringraziamo per la sua collaborazione.
 
 
 
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