testata ADUC
Senza Titolo
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
15 maggio 1999 0:00
 
"E' istituita l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni,(...)la quale opera in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione." (L.31/7/97, n.249) L'AUTHORITY TLC: INDIPENDENTE DA TELECOM O DAI CITTADINI?
Come saprete, da un anno circa l'Autorita' per le telecomunicazioni fa parlare spesso di se' per il provvedimento di riequilibrio tariffario, che da lungo tempo e' allo studio e che sta per essere completato, a partire da questo mese, con l'aumento della tariffa urbana a tempo( TUT), destinato a compensare, nel settore in cui ancora detiene il monopolio, Telecom Italia per i piccoli sconti praticati, a dicembre, sulle tariffe interurbane e internazionali. Questo aumenti, che potrebbe raggiungere, a fine manovra, anche il 20%, e' del tutto ingiustificato, come dimostra la martellante propaganda svolta da Telecom e da vari membri dell'Authority nei giorni passati su vari quotidiani, con interviste e tabelle improntate dal motto: "Le tariffe urbane italiane sono le piu' basse del mondo". Naturalmente questa e' una falsita' bella e buona, che noi di NoTUT respingiamo con la massima fermezza. Coloro che si prestano a spacciare questa menzogna, condannata dall'Antitrust italiana tempo fa come "pubblicita'ingannevole", al fine di persuadere i lettori di questa loro opinione allegano delle tabelle, basate su studi dell'OCSE o del NUS. Spesso di queste tabelle si omette ogni parametro: eppure, in molte di esse, si effettuano confronti fra cifre non direttamente omologabili fra di loro, come ad es. quando si paragonano tariffe di tipo forfettario( flat) con tariffe a tempo come quelle vigenti da noi. Sempre, viene omesso il riferimento piu' importante: ossia che nessuna tabella di questo tipo ha valore, se i dati non vengono commisurati al diverso costo della vita nei vari paesi. Ma che importa tutta questa precisione, quando c'e' da "persuadere"(o "ingannare"?) i cittadini per fargli digerire meglio gli aumenti della TUT? Meglio cominciare per tempo raccontando la storiella della TUT italiana, "la piu' bassa del mondo". D'altronde c'era da aspettarselo, da un'Autorita' in cui molti commissari hanno avuto rapporti di consulenza o di lavoro con societa' del gruppo Telecom Italia, e la cui indipendenza e' ancora tutta da dimostrare. O meglio: e' da dimostrare l'indipendenza dell'Authority da Telecom; l'indipendenza dell'Authority dalle esigenze dei cittadini, invece...Se le tariffe urbane verranno aumentate, sara' definitivamente chiaro che l'Authority non risponde ai cittadini, ma solo al management di Telecom Italia. Noi ci chiediamo: a chi risponde l'Authority? Chi puo' controllarla? Chi puo' rimediare ai suoi errori e alla sua parzialita'? Nessuno: i suoi membri sono burocrati eletti dal parlamento, non dai cittadini; e il parlamento stesso non ha voce in capitolo, sulle sue decisioni. Eppure a pagarli siamo noi contribuenti: l'Authority tlc costa, stando alle cifre ufficiali, circa 52 miliardi all'anno, soldi pubblici, e ciascun commissario guadagna 410 milioni all'anno, piu' degli stessi ministri e parlamentari!! Noi contribuenti sostentiamo questi burosauri con tutti questi soldi, e qual e' il risultato? Le uniche decisioni finora prese dall'Authority, in materia di tariffe telefoniche, sono state quelle di abbassare( di poco) le tariffe piu' care, che restano comunque carissime; e di alzare(di molto) quelle meno care, come e' gia' avvenuto per il canone e per le tariffe dei telefoni pubblici, e come avverra' anche per le tariffe urbane. Nessuna decisione, per es., per favorire la liberalizzazione del mercato; e nessuna decisione per favorire, soprattutto, internet.... Eppure una legge della Repubblica, la Finanziaria '99 dice: "Ai fini dell'attuazione del comma 1 dell'articolo 5, della legge 31 luglio 1997, n. 249, l'Autorita per le Garanzie nelle Comunicazioni determina le tariffe in ambito urbano e interurbano delle telecomunicazioni in modo da agevolare la diffusione di Internet. L'Autorita individua gli schemi tariffari che favoriscano, per l'utenza residenziale, un uso prolungato della rete. " Si tratta delle tanto sbandierate agevolazioni per gli utenti della Rete: che fine hanno fatto? A sei mesi dall'approvazione di questa norma, a quanto si sa, l'Authority ha semplicemente "iniziato a studiare" queste agevolazioni, di cui molto probabilmente non se ne fara' nulla, visto che la commissaria Paola Manacorda, relatrice del provvedimento che conterra' l'aumento delle urbane, ha dichiarato al "Sole 24 ore": <<l'Italia rappresenta uno dei Paesi meno cari in assoluto per l'utilizzo del Web>>, bollando come "un equivoco" le tesi di chi, come NoTUT, ritiene invece che la TUT sia solo una grande fonte di ingiustificati profitti, e che, per internet, debba essere sostituita da una tariffa flat, l'unica che consente quello sviluppo della Rete che all'Italia sembra ormai precluso. Noi di NoTUT, proprio in questi giorni in cui l'Authority sta decidendo di quanto aumentare la TUT, ignorando completamente la norma sulle agevolazioni per la Rete, chiederemo al presidente dell'Authority, Cheli, con un invio collettivo di fax il giorno 26 maggio, cosa intende fare l'istituzione da lui presieduta per permettere all'Italia di recuperare l'enorme ritardo che affligge l'Internet italiana, e se gli aumenti della TUT siano un provvedimento che va in questa direzione, secondo lui. Non e' possibile proseguire in questa politica che assegna sempre priorita' agli aumenti, e solo in subordine da spazio a qualche piccolo sconto demagogico sul modello della formula urbana. Occorre imprimere una svolta alla politica tariffaria, dando a internet quel che e' di internet, e cioe' la flat-rate, la stessa tariffa che ha consentito lo sviluppo della Rete nel resto del mondo occidentale. Noi di NoTUT continueremo a vigilare sul comportamento dell'Authority, nei prossimi mesi: e possiamo garantire che le agevolazioni tariffarie votate dal parlamento, grazie a noi, non finiranno nel dimenticatoio, come forse a qualcuno piacerebbe. Noi continueremo a protestare finche' l'Authority non dara' degna esecuzione a quella norma, richiesta a gran voce da migliaia di utenti della Rete, aderenti alla nostra protesta.

Risposta:
Gentile Direzione, vi ringraziamo per il nuovo comunicato.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS