Buongiorno.
Con riferimento al Diritto di Prelazione, è evidente che se
un immobile va all'incanto il suo valore di riferimento
iniziale, ovvero quello stabilito nell'atto di acquisto
viene ridotto. Chi dice che non è così, conosce poco come
vanno le cose specie in questo contesto congiunturale.
Chi paga la differenza del valore finanziato per la
fideiussione al finanziatore? L'acquirente, seppur con
diritto di prelazione, oppure il costruttore in
"difficoltà"?
Parrebbe una questione che si avvita su se stessa.
Esempio: se io costruttore stipulo una fideiussione con una
banca o assicurazione e pago un valore pari al 5% del valore
garantito, che valore pagherà l'acquirente (quello con
diritto di prelazione) all'erogatore della fideiussione nel
caso che io fallisca, ipotesi non peregrina? E pagherà il
5% o la differenza del valore assicurato?
In ogni caso il finanziatore ci guadagnerà.
Chi fa le leggi che garantiscono esclusivamente il
finanziatore? Opinione personale; ovviamente il finanziatore
stesso.
Cordiali saluti e buon lavoro.
Manfredo