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21 novembre 2003 0:00 - Cristiano
Cara Nonna Papera, credo che i motivi che inducono ad una vasta propaganda a favore dei vaccini nonostante essi non costituiscano una soluzione assoluta del problema "influenza" siano molteplici:
1) Anzitutto, nonostante molti pareri contrari ma (a mio avviso) poco fondati, i vaccini oggi disponibili possono essere considerati efficaci e sicuri, nel senso che garantiscono sempre maggiori garanzie di immunizzazione, con effetti collaterali tutto sommato rari e di lieve entità. Ovviamente essi difendono dai soli ceppi contro i quali sono stati preparati, per cui non ha senso pretendere una copertura da tutti i virus influenzali esistenti. Se i vaccini non fossero utili, dubito che il Sistema Sanitario Nazionale spenderebbe tanti soldi per le campagne di vaccinazione gratuita dei soggetti cosiddetti "a rischio".
2) Quanti più soggetti si vaccinano, tanto più sarà possibile limitare il diffondersi delle malattie da cui proteggono: una persona vaccinata non solo è maggiormente protetta dall'infezione, ma, non ammalandosi, non diviene a sua volta un potenziale elemento contagiante;
3) Se si vendono tanti vaccini, le case farmaceutiche sono motivate a sovvenzionare ulteriormente la ricerca in modo da perfezionare i vaccini esistenti e scoprirne di nuovi;
4) Il fattore business: i vaccini fanno guadagnare molte case farmaceutiche, le farmacie, i medici, gli organi d'informazione e quelli pubblicitari, come tanti altri farmaci del resto.
20 novembre 2003 0:00 - NONNA PAPERA
Grazie, Cristiano. Ero quasi certa che la spiegazione sarebbe stata questa. Ma, mi chiedo, allora, se non vi è sicurezza di non prendere l'influenza in assoluto, perché fanno tanta pubblicità al vaccino e lo consigliano soprattutto ai più deboli?
20 novembre 2003 0:00 - Cristiano
Quanto alla veridicità delle affermazioni pubblicate sul sito http://www.corvelva.org, mi sono permesso di inoltrare una richiesta di valutazione alla Redazione di Salutest, testata informativa di Altroconsumo, nella speranza di avere qualche chiarimento in merito. Nel caso, Vi farò sapere!
20 novembre 2003 0:00 - Cristiano
Il fatto che l'influenza sia insorta solo tre giorni dopo l'inoculazione del vaccino non deve stupire, in quanto i tempi per una completa risposta immunitaria (e relativa creazione degli anticorpi) possono anche richiedere diversi giorni; non solo: lo stesso virus può essere stato contratto prima della somministrazione ed essere rimasto latente per tre giorni e più. Inoltre il vaccino non copre tutti i ceppi esistenti, ma solo quelli comunicati dal Ministero della Salute per la singola stagione.
19 novembre 2003 0:00 - NONNA PAPERA
ULTIMISSIMA IN FATTO DI VACCINAZIONE.
Un mio amico di circa settant'anni ha preso una brutta influenza con febbre a trentanove che lo sta prostrando oltre ogni dire. Non si era vaccinato?
Ma sì che si era vaccinato. Esattamente tre giorni prima che gli scoppiasse il malanno.
Quante altre persone si trovano in questa condizione? Sarebbe molto interessante saperlo.
18 novembre 2003 0:00 - Cristiano
Ho trovato una pagina Web che riassume efficacemente la mia opinione sull'argomento:
http://www.dietamed.it/medicina_scienza/epidemiologia/in fluenza_vaccino.html
In particolare, se avete un raffreddore... bevete tanto BRODO DI POLLO!!!
6 novembre 2003 0:00 - Leoman
i bambini non a rischio non necessitano della vaccinazione contro l'influenza !
4 novembre 2003 0:00 - Dennis
Il consiglio che do io e' quello di non vaccinarsi.
Bisogna sfatare il luogo comune che vaccinandosi non ci si ammalera', anzi qualche volta faccendo il vaccino ci si ammala piu' facilmente.... il sistema immunitario viene immunodepresso dal vaccino.
Inoltre i vaccini fanno solo male per ulteriori informazioni vi consiglio di visitare il sito www.corvelva.org e li' capirete....
Una buona prevenzione per influenza e malattie da raffreddamento e' quella di assumere giornalmente 500mg di vitamina C a rilascio lento e non vi ammalerete...
1 novembre 2003 0:00 - NONNA PAPERA
Ma perché non possiamo farci una bella influenza senza tante storie? Se ci curiamo per bene, cioè stiamo calmi a riposo per qualche giorno anche senza prendere nessun medicinale, abbiamo una sicura vaccinazione naturale per tutta la stagione. L'ho sperimentato di persona. Inoltre questa cosa non rischia, come le vaccinazioni artificiali, di far venire un'altra serie di malanni.
Ad esempio, chi ci dice che tutte le allergie che affliggono tante persone anche giovani oggigiorno, non siano provocate da effetti non ben studiati delle numerosissime vaccinazioni obbligatorie e facoltative che nascono come i funghi?
1 novembre 2003 0:00 - margherita
Assolutamente contraria a vaccini (con mercurio??) e farmaci di sintesi ma favorevole ai rimedi omeopatici che sono rapidi nell'azione, rinforzano l'organismo, evitando le classiche "ricadute" e non intossicano. Adatti quindi a bambini piccolissimi ed anziani con patologie croniche.
Sarebbe ora che se ne parlasse seriamente !!
1 novembre 2003 0:00 - marbianca
Mi sembra assurdo che nessuno parli della prevenzione con rimedi omeopatici (Oscillococcinum, della Boiron; Formula Q1 della OTI); io ex asmatica ed ex allergica non mi ammalo più da quando 15 anni fa sono passata alla farmacopea omeopatica.
Di solito questi rimedi sono prescritti dai medici omeopatici complessisti, mentre gli "unicisti" hanno un diverso approccio (simillimum). E' una farmacopea comprovata da 200 anni!
ALl'estero si studia nella facoltà di medicina ma anche in Italia ci sono centri importanti che fanno un'ottima ricerca (p.es. ISMO - ROMA).
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