Quale accanito gesellista, ogni volta che leggo una notizia
del genere non posso che trattenere un sorriso:
Silvio GESELL, il maledetto anarchico, vituperato dal clero
sia per le sue idee politiche che quale sostenitore del
libero amore,
incubo non solo dei marxisti - in quanto fermo
antitotalitarista ed integralmente liberista (nel senso
positivo del termine) - ma poi anche dei banchieri per la
sua teoria della moneta di ghiaccio,
non solo bandito ma proprio volutamente ignorato dai
cattedratici d'economia (escluso il solo Keynes, di cui fu
il ghostwriter)
aveva previsto anche questo reddito di libertà, ma
esattamente un secolo prima dell'abominevole stato
socialborghese!
Pur non contrastandone ufficialmente nè l'umiliazione né
la congiura del silenzio, ma chettachetta e quattaquatta la
libertà va fortunatamente reintroducendo dalla finestra
tutte quelle sue idee (tipo saggio d'interesse negativo,
reddito di libertà, tassazione per 'valore sottratto'!) che
il succitato abominevole aveva pubblicamente cacciato dalla
porta!