Passare a 1,5 metri?? Ci fai sporgere l'asticella? E chi
dopo impugna? Più dei centimetri serve il buon senso. E'
forse una storia simile a quella dei cento metri per
attraversare che se sono 99 hai torto se 101 hai ragione? Ma
chi fa certe regole dovrebbe essere misurato per
demenzialità! Ti immagini il pedone che si munisce di
doppio decametro, quello dei geometri, e misura le distanze,
ogni volta che deve attraversare?
Attraversare in sella? E tutta la gente che va in bici
perchè ha dolori alle gambe, porta sporte(regolari)
bambini, può inciampare quando scende e poi sale, e scende
e poi sale...all'infinito..
Peccato che gli attraversamenti, che ci sono o non ci sono,
siano spesso lunghi talchè frotte di pedon-ciclisti
raddoppino lo spazio di spessore(bici+persona)oppure
attraversino striscie semaforiche della durata di 3 secondi
(accade spessissimo) e vengano sospinti a metà del guado o
spianati inesorabilmente per lentezza pure accompagnati da
fanfare di trombe. Il ciclista che deve farsi(anche per
correttezza antiinquinamento) qualche kilom. in questo modo
sale e scende cinquanta volte. Ma anche questa è una regola
bastarda, fatta da un automobilastro arrogante e demente.
L'automobilistastro(nzo-acronimo di non-zotico-ovviamente)
deve stare attento e ringraziare che, se il ciclista non
scende sgombra addirittura molto prima la strada(lo dice
anche il codice che raccomanda in tanti casi di non
intralciare).
Spolpettare sui devices elettronici è scorretto in
qualsiasi caso anche a piedi. Più volte devi fare l'urlo
all'allocco che ti viene addosso perchè tutto immerso a
fumare, smartphonare e mangiarsi pure il gelato, anche a
piedi.
Giustamente, se la bici è considerata un veicolo ma senza
patente(paradosso), utilizzare questi dispositivi, ma anche
radio, cd, navigatori ecc. che distolgono l'attenzione alla
guida, sono vietati; anche se poi chi li prende?
Infine, ma le casistiche sono tante, dovrebbe essere
obbligatorio l'uso delle piste ciclabili; però devono
essere a norma per essere considerate tali(quindi
impugnabili): Se si esamina tutta la "letteratura" relativa
a tali piste si vedrà che pochissime sono realmente a norma
(cordoli, larghezze, protezioni, buche, cespugli, ingombro
di pedoni, animali, ciclisti in ogni senso, attraversamenti
di strade o aree private che mettono in pericolo il
ciclista, perchè alcune sono di diritto, altre no,
ecc.,prossimità ad auto in sosta che possono aprire
portiere, delimitazione speso di sole striscie
orizontali(gialle, ma sbiadite, che sono sempre invase da
ogni altro genere di utenza, ecc....) Insomma, quasi
impraticabili con continue soluzioni di continuità,
cartellonistica non visibile ecc.
Il ciclista odia andare in un posto che dovrebbe tutelarlo
al massimo, invece lo vessa al massimo.
E i ciclisti in singolo o in squadra che vanno a
quaranta-cinquanta( dovrebbero anch'essi andare sulle
piste...ce lo immaginiamo? in queste piste dove c'è di
tutto, persino bestie di ogni genere?) Infatti come si fa a
obbligare uno che fa cinquanta-cento km ad infilarsi in
questi spezzoni di piste, poi a uscirne, poi a
reinfilarsi.....Non lo fa neppure se c'è una pista agevole.
Ma è giustificabile, purchè si comporti bene e non viaggi
appaiato o a gruppi in modo invasivo ed adotti presìdi atti
ad essere visto.
2 giugno 2018 19:10 - orgoglio viola
Ciao
Leggo molto di doveri ma poco di diritti: ma siamo certi che
l'obbligo di passare a 1 metro e mezzo dal ciclista non sia
ancora codificato?
Poi mancano tre cose:
- è vietato attraversare IN SELLA sugli attraversamenti
pedonali, mentre oggi è un malcostume diffusissimo
- è altresì vietato (o sbaglio?) spippolare sullo
smartphone mentre si guida la bici; è altresì vietato
parlare al telefono a meno che questo non sia collegato via
auricolare: ma è consentito l'uso di auricolari in bici?
- è obbligatorio per i ciclisti l'uso delle piste
ciclabili, dove esistono? anche per i cliclisti "sportivi"
in allenamento ( e quindi più veloci?)
grazie