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7 giugno 2018 22:03 - savpg8801
Passare a 1,5 metri?? Ci fai sporgere l'asticella? E chi dopo impugna? Più dei centimetri serve il buon senso. E' forse una storia simile a quella dei cento metri per attraversare che se sono 99 hai torto se 101 hai ragione? Ma chi fa certe regole dovrebbe essere misurato per demenzialità! Ti immagini il pedone che si munisce di doppio decametro, quello dei geometri, e misura le distanze, ogni volta che deve attraversare?
Attraversare in sella? E tutta la gente che va in bici perchè ha dolori alle gambe, porta sporte(regolari) bambini, può inciampare quando scende e poi sale, e scende e poi sale...all'infinito..
Peccato che gli attraversamenti, che ci sono o non ci sono, siano spesso lunghi talchè frotte di pedon-ciclisti raddoppino lo spazio di spessore(bici+persona)oppure attraversino striscie semaforiche della durata di 3 secondi (accade spessissimo) e vengano sospinti a metà del guado o spianati inesorabilmente per lentezza pure accompagnati da fanfare di trombe. Il ciclista che deve farsi(anche per correttezza antiinquinamento) qualche kilom. in questo modo sale e scende cinquanta volte. Ma anche questa è una regola bastarda, fatta da un automobilastro arrogante e demente. L'automobilistastro(nzo-acronimo di non-zotico-ovviamente) deve stare attento e ringraziare che, se il ciclista non scende sgombra addirittura molto prima la strada(lo dice anche il codice che raccomanda in tanti casi di non intralciare).
Spolpettare sui devices elettronici è scorretto in qualsiasi caso anche a piedi. Più volte devi fare l'urlo all'allocco che ti viene addosso perchè tutto immerso a fumare, smartphonare e mangiarsi pure il gelato, anche a piedi.
Giustamente, se la bici è considerata un veicolo ma senza patente(paradosso), utilizzare questi dispositivi, ma anche radio, cd, navigatori ecc. che distolgono l'attenzione alla guida, sono vietati; anche se poi chi li prende?
Infine, ma le casistiche sono tante, dovrebbe essere obbligatorio l'uso delle piste ciclabili; però devono essere a norma per essere considerate tali(quindi impugnabili): Se si esamina tutta la "letteratura" relativa a tali piste si vedrà che pochissime sono realmente a norma (cordoli, larghezze, protezioni, buche, cespugli, ingombro di pedoni, animali, ciclisti in ogni senso, attraversamenti di strade o aree private che mettono in pericolo il ciclista, perchè alcune sono di diritto, altre no, ecc.,prossimità ad auto in sosta che possono aprire portiere, delimitazione speso di sole striscie orizontali(gialle, ma sbiadite, che sono sempre invase da ogni altro genere di utenza, ecc....) Insomma, quasi impraticabili con continue soluzioni di continuità, cartellonistica non visibile ecc.
Il ciclista odia andare in un posto che dovrebbe tutelarlo al massimo, invece lo vessa al massimo.
E i ciclisti in singolo o in squadra che vanno a quaranta-cinquanta( dovrebbero anch'essi andare sulle piste...ce lo immaginiamo? in queste piste dove c'è di tutto, persino bestie di ogni genere?) Infatti come si fa a obbligare uno che fa cinquanta-cento km ad infilarsi in questi spezzoni di piste, poi a uscirne, poi a reinfilarsi.....Non lo fa neppure se c'è una pista agevole. Ma è giustificabile, purchè si comporti bene e non viaggi appaiato o a gruppi in modo invasivo ed adotti presìdi atti ad essere visto.
2 giugno 2018 19:10 - orgoglio viola
Ciao
Leggo molto di doveri ma poco di diritti: ma siamo certi che l'obbligo di passare a 1 metro e mezzo dal ciclista non sia ancora codificato?

Poi mancano tre cose:
- è vietato attraversare IN SELLA sugli attraversamenti pedonali, mentre oggi è un malcostume diffusissimo
- è altresì vietato (o sbaglio?) spippolare sullo smartphone mentre si guida la bici; è altresì vietato parlare al telefono a meno che questo non sia collegato via auricolare: ma è consentito l'uso di auricolari in bici?
- è obbligatorio per i ciclisti l'uso delle piste ciclabili, dove esistono? anche per i cliclisti "sportivi" in allenamento ( e quindi più veloci?)
grazie
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