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25 ottobre 2017 17:29 - savpg8801
Se si è attenti a queste "regole" si noterà che non servono a nulla perchè danno infinite possibilità ai produttori e ai commercianti.
Infatti il consumatore finale oltre ad avere informazioni organolettiche parziali e spesso inidentificabili tecnicamente, non avrà neppure lo sfizio di capire esattamente se, ad esempio, il latte che consuma sia UE, non UE o misto a seconda delle strategie informative di chi vende o chi produce. Tutto questo lavoro che implica e implicherà centinaia di persone "esperte" a raccontare la storia di un qualsiasi prodotto, sarà sempre e solo inutile, e spesso dannoso perchè potrà indirizzare a scelte falsamente consapevoli a seconda del miglior (o peggior) modo di divulgazione di informazioni mai verificabili e solo da parte di qualche "soffiata" alle autorità, oltre a dispendio di energie e ricarichi sui prezzi finali. Insomma, le informazioni vaghe non servono, anzi sono controproducenti.
25 ottobre 2017 8:08 - fiorenza9157
quindi significa che l'origine dei prodotti di molti supermercati come INS e CARREFUR potranno essere identificati? oggi riportano soltanto la dicitura che indica che è stato prodotto e confezionato per il tale supermercato.
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