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30 agosto 2012 17:43 - HENRY67
Salve, a luglio mi sono accorto che da oltra un mese avevo questo servizio in abbonamento. Chiamo 3 e faccio disattivare tutti i servizi a pagamento e tutti gli sms compresi quelli di3. poiche da alcuni giorni mi arrivano ancora messaggi pubblicitari di adesso3, chiamo il call center. mi dicono che ho ancora un servizio a pagamento, solo che ora invece di essere tramite sms, risulta tramite internet ed il pagamento è giornaliero per scaricare contenuti.????? mi dicono che per poter disattivare i servizi devo mandare un sms con un codice e la scritta stop. protesto!!! dopo due mesi me lo dicono????cmq mando gli sms. sicuramente nn sarà sufficiente.
cosa devo fare??? grazie.
Cordialmente. Enrico Caserta
26 luglio 2012 17:09 - polkmn
volevo dire come tutti quelli presi in giro dalla società OKWIT che oggi mio nipotino di 4 anni ha preso il mio iPhone e schiacciando dei tasti a mia insaputa ha schiacciato ok senza sapere cosa stava per fare e io mi sono trovato € 5.00 senza sapere di cosa si tratta ora per me questo si chiama truffa a un cittadino,non è possibile che succedano queste cose senza che l'autorità competente non intervenga,grazie il sottoscritto cavallin roberto COMO.
23 luglio 2012 17:00 - Cepu
Sulla segnalazione al Garante, citi il carrier che si è reso complice della transazione, senza il quale non sarebbe potuta avvenire nè l'identificazione nè l'addebito.

"OKWIT è un servizio in abbonamento di messaggistica tra persone, riservato ai soli maggiorenni E offerti da TEKKA LAB SRL E dagli operatori telefonici TIM, Vodafone, Wind, H3G e PosteMobile, ciascuno per i propri clienti."

Chi ha, ad esempio, una SIM di altri operatori rimane indenne.
23 luglio 2012 15:18 - Cepu
Spiega l’Antitrust nell’odierno bollettino: “La pratica commerciale, oggetto di contestazione nel caso in esame, è quella risultante dall’insieme delle condotte omissive poste in essere da Telecom nella commercializzazione del proprio servizio di pagamento on-line denominato “Alice Pay”.

In particolare, a partire dal marzo 2007, il professionista ha: abilitato automaticamente all’utilizzo del servizio “Alice Pay” tutte le linee Adsl attivate a propri clienti consumer, omettendo di informarne adeguatamente i consumatori titolari di tali linee; omesso di predisporre una specifica procedura di certificazione, autenticazione o protezione del portale, al fine di escludere la possibilità di accesso allo stesso da parte di soggetti diversi dal titolare della linea telefonica”.

Di conseguenza, queste carenze hanno creato un meccanismo ingannevole tale che “a un elevato numero di clienti Telecom, titolari di linea Adsl, sono stati addebitati nella bolletta telefonica importi, fino a 60 euro mensili (120 euro a bimestre), corrispondenti a transazioni effettuate on-line da soggetti terzi e relative all’acquisto di servizi/contenuti digitali offerti dai Content Service Provider (CSP) partner del gestore telefonico”.

Per l’Antitrust, “l’omessa informazione in merito all’attivazione automatica del servizio di pagamento “Alice Pay” e la mancata previsione di specifiche procedure di certificazione, autenticazione o protezione dell’accesso al portale hanno pertanto falsato il comportamento economico del consumatore in relazione al servizio stesso, inducendolo a non assumere decisioni – come la disabilitazione del servizio “Alice Pay” e la tempestiva disattivazione dei servizi di fornitura di contenuti digitali – che gli avrebbero altrimenti consentito di evitare, o significativamente limitare, l’addebito in fattura di acquisti effettuati on-line da altri soggetti mediante l’utilizzo della sua linea Adsl”.

Da qui la sanzione di 150 mila euro per pratica commerciale scorretta.
23 luglio 2012 15:14 - Cepu
E' un contratto inesistente in quanto il cliente titolare viene "dedotto" e mai identificato correttamente, in base alla proprietà della SIM.

CHe poi il cellulare sia in mano a minore o altro incapace di assumere obbligazioni contrattuali, a questi dementi non importa.

Mi ricorda molto i "servizi" ALICEPAY, adescamento su adsl nel quale il cliente non viene nemmeno identificato, per il quale telecom è stata condannata dal garante, per il quale nel mio caso ho conciliato il totale rimborso con Telecom e successivamente dato disdetta per passare ad altro gestore.

Hanno questo vizio e non glielo togli.
23 luglio 2012 7:21 - Giangori
Ma una raccomandata di messa in mora ha senso inviarla ad una controparte con cui ho stipulato un contratto. Con i signori di okwit non ho nessun contratto in essere. Sono loro che mi hanno rubato il numero telefonico e mi hanno iscritto ad un loro servizio.
Anche a me è successa la stessa cosa.
4 giugno 2012 11:47 - manuela2965
ho erroneamente chiamato l'azienda in questione okiwit. okwit è il nome esatto
4 giugno 2012 11:33 - manuela2965
Anche a me è successa la stessa cosa con okiwit. La mia compagnia telefonica mi ha consigliato di mandare un sms con la scritta STOP come l'azienda stessa (Okiwit) propone. Comunque non mancherò di fare cio' che suggerite.
Grazie per l'aiuto.
Manuela (Viterbo)
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