Iniziamo con l'installare un semplice Call Blocker per mezzo
del quale è possibile bloccare i numeri che ci disturbano e
le telefonate anonime (60 numeri Max). Al costo di 10 Euro,
sarà possibile riavere la privacy a casa propria.
Semplicissimo da installare, non richiede alcuna
alimentazione... Funziona alla grande a differenza del
Registro delle Pubbliche Opposizioni !!
25 giugno 2015 19:52 - lucillafiaccola1796
ci dobbiamo difendere da soli.
Telecom, e non solo. Ieri ho ricevuto la bolletta telefonica
conto bimestrale giugno 2015. Nel controllarla, mi accorgo
subito che nel dettaglio dei costi, abbonamenti, c'è un
TUTTO VOCE 1 mag-30 giu di € 58,00 iva inclusa ed un
accredito linea telefonica di casa di € 37,08. Prendo la
bolletta precedente, la confronto, e vedo che non appare
TUTTO VOCE. Subodorando una “vodafonata”, telefono al
187-1-2-7. Dopo un poco più dei 4 minuti preannunciati ed
un martellamento pubblicitario insopportabile, mi risponde
l'operatrice....... Le chiedo, con voce un poco alterata,
che mi venga rimesso tutto come era prima, dal momento che
non ho autorizzato alcuna variazione di contratto. La.... mi
dice che avevano scritto della “rivoluzione” come la
chiamano loro, in ben due bollette precedenti. Le rispondo
che ho una sola vita e non posso sprecarla a leggere le
paginate allegate alle bollette. Lei mi dice che sta
scrivendo che sto “urlando”. Io le comunico che sono
un'Avvocata o Abrogadessa e che un'azione legale
non mi costerebbe niente e che in ogni caso “urlare”
non è reato, truffare si. Magiche parole, mi assicura che
ha rimesso tutto come prima. Ho avuto dei grossi problemi
con la Telecom Internet Fibra, per cui non ero stata
informata che il prezzo stipulato era valido per soli SEI
mesi, poi aumentava. Mentre se l'utente disdice prima dei 24
mesi paga una penale di ben € 100,00 ! Sarà il caso di
scrivere anche alla Telecom, Vodafone e tutti gli altri
gestori telefonici una lettera fax e RaR di NON ACCETAZIONE
VARIAZIONE UNILATERALE DI CONTRATTO.
10 giugno 2015 17:18 - britz
La pubblicazione del vademecum di cui avete riferito è un
certamente un atto di buona volontà da parte del Garante,
ma, temo, inefficace come molte misure adottate finora. Sono
anni che combatto (privatamente) contro l'invasione della
pubblicità nelle mie giornate e non vedo possibilità di
vittoria, per una semplice ragione: l'interesse delle
aziende è troppo grosso e gli strumenti nelle mani del
cittadino troppo complicati. L'abitudine di subordinare la
fornitura di servizi (anche essenziali, come il collegamento
telefonico) all'accettazione di pubblicità (anche da parte
di 'partner'!) è radicata ed i proventi che ne derivano,
probabilmente, così allettanti che solo recentemente alcune
società hanno iniziato ad operare la separazione del
consenso di cui avete parlato. Quello che può fare l'utente
è davvero poco. Una volta ho provato anche a rivolgermi al
Garante. Ne ho ottenuto cortesia e attenzione, ma nulla di
più; l'impressione è che le armi di cui dispone siano
spuntate e gli armigeri uno sparuto numero. Solo a titolo di
esempio ho ancora in corso una querelle con 'ALMA Energy
Trading S.R.L.', che lega la possibilità di accedere alla
propria 'area cliente' all'accettazione esplicita dell'invio
di pubblicità anche da terzi. Nemmeno l'intervento di
Altroconsumo ha prodotto risultati: la clausola è ancora
presente al momento della registrazione. Naturalmente non
l'ho accettata, così mi trovo a non poter vedere, per
esempio, le statistiche dei miei consumi. Alle mie proteste
mi è stato risposto che la fruizione del sito non è
necessaria per l'attuazione del contratto.
Quanto alla pubblicità telefonica, ho provato di tutto,
inclusa, naturalmente, l'iscrizione al Registro delle
Opposizioni. I call center se la ridono: si va da chi si
scusa perché non lo sapeva (ma poi richiama), a chi ti dice
che non gli risulta; c'è pure qualcuno che sfotte
apertamente. Ho provato a spiegare cortesemente, a urlare, a
minacciare: niente. Ora sono nella fase del 'no grazie' e
sbatto giù il telefono. Ho provato anche a farmi cancellare
dall'elenco; prima con apposita richiesta sul sito, poi
chiedendo agli operatori; ho perfino mandato una diffida a
Telecom Italia (nel lontano 2005, quando ero ancora loro
cliente) a non contattarmi per avvisi pubblicitari e a
cancellarmi dall'elenco. Niente da fare.
Eppure una soluzione semplice ed efficace ci sarebbe, come
ho già suggerito al Garante: un numero verde a cui l'utente
potrebbe chiamare appena ricevuta la telefonata non voluta.
La tecnologia consentirebbe facilmente di risalire
all'autore della chiamata precedente: sarebbe possibile
rintracciare automaticamente il numero e far partire
automaticamente la multa. La tecnologia per fare questo c'è
senz'altro. Tutto sta a fare una leggina e convincere le
aziende telefoniche ad applicarla; scommettiamo che non ci
si riesce?