Purtroppo, come al solito, le linee guida del credit-scoring
non vengono per nulla prese in considerazione; altirmenti
non si spiega il perché (es.) a me ed altro conoscente, non
riusciamo a né surrogare né rinegoziare il mutuo.
La mia situazione; due stipendi (circa 20 anni di anzianità
lav.va), circa 50.000 euro annui, finanziamenti per circa
15.000 euro anni, 2 carte di credito, mutuo (200.000 euro)
tasso fisso per 30 anni di 1.200 euro al mese.
Se io riuscissi a passare al variabile BCE o ad un CAP, io
aumenterei il reddito spendibile (ovviamente abbassando la
rata ho più soldi in tasca!) e di conseguenza diminuisce la
possibilità di non pagare le rate.
Il conoscente. Perso il lavoro; un solo stipendio della
moglie, 3 figli, 400.000 euro di mutuo tasso fisso 30 anni
(non ricordo la rata), un prestito 20.000 euro, stesso
discorso.
Se riuscisse a cambiare la rata diminuirebbe la sua
esposizione al rischio "vendita casa" o peggio "asta per
morosità" e la banca entrerebbe di tutte le rate per
intero...
La verità è che alle banche non interessa nessuno scoring
se non quello di fare mutui piccoli (100/150.000 euro) con
annualità molto contratte per diminuire il rischio e
rientrare subito degli interessi per ripagarsi le zozzure
che hanno (e continuano) a fare.
Nulla di nuovo; non sono certo un ente assistenziale.