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18 aprile 2011 12:34 - jonnyNY
romanista hai espressamente firmato un contratto che attestava che i tuoi liquidi, una volta passati in EGP, sarebbero diventati fondi chiusi illiquidi? Credo che nessuno di noi che ha scudato l'abbia fatto. Abbiamo solo acconsentito al passaggio obbligato da EIM a EGP.

E ripeto, la storia dei fondi chiusi era solo una balla per prendere tempo fino all'arrivo di qualche capitale ottenuto in modo poco ortodosso.
18 aprile 2011 11:04 - romanista
Ma scusate questa è l'ennesima presa in giro! E' chiara che avevano da parte di tutti noi un mandato ad operare soprattutto dopo il passaggio in EGP. E poi di che stiamo parlando i nostri soldi sono solo spariti!!!!!
18 aprile 2011 0:36 - jonnyNY
Nella relazione D'Orta afferma che il prof. Brancadoro e il Fondo di Garanzia riconosceranno come "liquidità" le somme liquide entrate in EGP o con lo scudo o con versamenti diretti e che sono state trasformate in strumenti finanziari (fondi chiusi di solito) senza l'espressa autorizzazione del cliente, vale a dire senza la firma dell'acquisto o senza la firma del mandato di gestione patrimoniale.

Credo che questo interessi soprattutto i 730 clienti che hanno scudato e che potranno (speriamo!) vedersi restituire almeno una parte del proprio patrimonio.

Penso si possa parlare di una notizia lieta in un clima in cui la rassegnazione sulla possibilità di vedersi resitutire almeno parte del patrimonio, la fa da padrone.
17 aprile 2011 17:01 - Sapio
@ Macheneso, sui limiti francesi ed italiani (70.000 e 103.000) attuali basta controllare sui rispettivi siti come ho fatto io.
17 aprile 2011 15:13 - doris
grazie jonny,non ho le carte con me controllerò appena a roma
17 aprile 2011 14:08 - jonnyNY
le ultime carte che ho risalgono al 6 novembre 2009 e ho visto che c'è un "totale liquidità" che comunque non corrisponde esattamente alla cifra totale del mio portafogli, neanche a quella apparsa sui quotidiani (cioè c'è qualcosa in meno nella liquidità rispetto al totale del portafoglio). Credo si riferisca a quella cifra la liquidità di cui si parala nel fondo di garanzia francese, prova a controllare doris.
17 aprile 2011 12:03 - doris
come fate a sapere che avevate liquidità?io non lo so;dove dovrei vederlo?
17 aprile 2011 10:46 - macheneso
Non è un progetto ma una direttiva che andava recepita entro il 2010, la Francia per fortuna lo ha fatto in anticipo sui tempi massimi (vedi informativa Aduc) e quindi i 100.000 euro sui liquidi si applicano pure al caso EGP che è stata fatta coprire dal fondo il 15 dicembre.

Anche in Italia si è scesi dai 103.000 e rotti a 100.000 in via già ufficiale, non è un progetto di legge.
17 aprile 2011 10:26 - jonnyNY
resta da chiarire la storia dei fondi chiusi, in quanto sono "titoli" trovati nel mio portafogli e non capisco perchè e dove sta scritto soprattutto che per essere rimborsati dal fondo devono essere quotati.
17 aprile 2011 8:03 - Sapio
@ Macheneso, quella del plafond di garanzia per liquidità: è un progetto di modifica Europeo della normativa. Per questo il limite salirà in Francia da 70 a 100.000 E mentre in Italia scenderà da 103 a 100.000 E
16 aprile 2011 22:46 - caccialtesoro
anche secondo me lande ha mandato un messaggio cifrato a qualcuno fuori regina coeli e ai suoi compagni di merenda.
16 aprile 2011 20:01 - romanista
non vi sembra un altro scandalo quello di vedere pubblicati altri nomi di investitori che se pure hanno avuto precedenti minimi sono stati nuovamente sbattuti sui giornali e sembrano loro i colpevoli
16 aprile 2011 19:24 - macheneso
No, Torregiani aveva fatto domanda prima degli altri e l'hanno respinta pure a lui.

Nel frattempo, grazie ad Aduc sappiamo che il fondo di garanzia copre la liquidità fino a 100mila euro e non 70mila come pareva. Notizia che serve a pochi ma almeno qualcuno dei clienti oggi si sente un poco più sollevato rispetto a prima.
16 aprile 2011 18:42 - doris
MA QUINDI TORREGGIANI E'USCITO???????LANDE RASPI RASPI E CASTELLACCI,parlano di quattro che sono rimasti dentro e torreggiani e' fuori?
16 aprile 2011 17:09 - Hansel e Gretel
Secondo me ha semplicemente voluto dire a qualcuno di stare tranquillo, perchè una volta fuori, avrebbe sistemato tutto.
16 aprile 2011 16:00 - doris
per me il peggiore è l'articolo di ieri su corsera in cui lande con quella sicurezza e prosopopea che conosciamo ha dichiarato che appena fuori avrebbe ricominciato a fare lo stesso mestiere:io spero che li tengano dentro anni e che si prendano anche dei calci nel c lì dpve sono e qundo escono ci pensi qualcuno dei calabro pugliesi che hanno intortato,e ppi mi sembra pazzesco che questi dalla prigione possano rilasciare interviste,vorrei sapere se qualche disgraziato che finisce in tre secondi in prigione dopo aver rubato la mela al supermercato potrebbe venire intervistato;lande e c sono sicuri di uscire in un breve lasso di tempo e di ricominciare a vivere come prima,cosa che però la signora col figlio disabile fregata dal gruppetto non potrà fare; che schifo
16 aprile 2011 13:29 - jonnyNY
Avete letto Repubblica? La EIM Inc. esiste ancora a Londra e non è stata chiusa come detto da Lande..
16 aprile 2011 11:23 - ZALDI
IL MESSAGGERO di oggi: si devono vergognare!! Persone con figli disabili che si erano fidate di lui e che ora non sanno più come vivere e lui a Cortina con il figlio ancora Monte Carlo..
Che vergogna!!
15 aprile 2011 13:53 - Hansel e Gretel
Sono sicuramente cose che già sapete...
https://vitaliquida.wordpress.com/tag/gianfranco-lande/
15 aprile 2011 13:08 - doris
per farvi venire i nervi leggete CORRIERE DELLA SERA PAG 25
15 aprile 2011 12:10 - jonnyNY
Le autorità vigilanti sanno benissimo che sono in difetto e devono "pagare" la omessa vigilanza.. Se non dicono dove hanno messo i soldi non andranno da nessuna parte.
15 aprile 2011 11:19 - romanista
evviva! arresti confermati per tutta cricca. Lande, Raspi sorella e fratello e Castellacci.
14 aprile 2011 20:25 - doris
1 - MADOFF PARIOLI, TESORO ALLE BAHAMAS - CACCIA AI FONDI NEL PARADISO FISCALE...
TGCOM - Mentre proseguono le indagini sui conti cifrati legati alla truffa del Madoff dei Parioli, all'appello mancherebbero ancora milioni di euro. Si tratta del tesoro nascosto di Gianfranco Lande, il cervello del grande raggiro. Il bottino, secondo gli investigatori, sarebbe alle Bahamas. Il Nucleo valutario ha accertato infatti l'esistenza di alcuni fondi chiusi intestati proprio a Lande. Non sono però noti né il loro contenuto, né il valore.
Tribunale penale di Roma

Ma non è tutto qui. Gli inquirenti sono infatti a caccia anche degli investimenti ricostruiti dal liquidatore, Gianluca Brancadoro. Una cifra che si aggira intorno ai 30 milioni di euro negoziati tramite la banca inglese Crest Euroclear per conto di 120 clienti tra il dicembre del 2008 e il giugno del 2009 e svaniti letteralmente nel nulla.

2 - IN CORSO UDIENZA RIESAME PER LANDE E ALTRI TRE...
(ANSA) - E' in corso davanti al tribunale del riesame di Roma l'udienza sollecitata da quattro dei cinque componenti della cosiddetta 'Banda dei Parioli' per chiedere la revoca delle ordinanze di custodia cautelare in carcere. Si tratta di Gianfranco Lande, ritenuto dalla procura il principale artefice della megatruffa da 170 milioni di euro, della compagna Raffaella Raspi, di Andrea Raspi e di Gian Piero Castellacci De Villanova.

Il quinto indagato, Roberto Torreggiani, è stato esaminato dal tribunale del riesame la settimana scorsa e si è visto rigettare l'istanza di scarcerazione. L'udienza è stata caratterizzata dalla sospensione di un'ora per consentire ai difensori degli indagati di consultare l'ulteriore documentazione, una ventina di allegati, depositata ieri dal pubblico ministero Luca Tescaroli.
Gianfranco Lande


3 - LE MINACCE AL MADOFF DEI PARIOLI I BOSS CON LE PISTOLE NEL SUO UFFICIO...
Federica Angeli e Maria Elena Vincenzi per "la Repubblica"

È prevista per oggi l´udienza del Riesame per la scarcerazione dei protagonisti della truffa dei Parioli. Il giudice dovrà decidere se rimettere in libertà Gianfranco Lande, la compagna Raffaella Raspi e il fratello Andrea, e Giampiero Castellacci. Lo farà alla luce dei nuovi interrogatori per i maghi della stangata da 170 milioni di euro in cui sono finiti vip, calciatori, bancari, politici e notabili romani.

E mentre dall´elenco dei 1.678 clienti truffati spuntano nuovi nomi - come quello di Mara Carluccio, nello staff del ministro Maroni come consigliere sulle politiche di genere comunitarie e internazionali e Patrizia D´Abramo, ex moglie del deputato del Pdl Simeone Di Cagno Abbrescia e dipendente alla Sogei, società informatica che lavora per conto del ministero dell´Economia e delle Finanze - vengono fuori particolari importanti che potrebbero portare all´identificazione dei "500" clienti eccellenti non ancora decriptati dalla Finanza. Molti di loro come nome in codice avevano usato quello del proprio cane.
LANDE- SEDE EGP

A fornire la chiave di lettura di quella lista di persone che ha deciso di non avvalersi dello scudo fiscale, forse per sfuggire al fisco o magari perché non voleva essere riconoscibile nel malaffare del Parioli per via di ingenti investimenti che dovevano restare segreti (come Lande stesso ha ammesso davanti agli inquirenti), è Roberto Torregiani, uno dei broker della giostra mangia soldi. Quando il pm Luca Tescaroli gli domanda se conosca le identità degli investitori che compaiono come "Aless. x" o "Asia. x", lui risponde: «Queste persone non le conosco come molti altri investitori. Posso solo immaginare che i conti cifrati erano dovuti a motivi vari. Castellacci aveva dei clienti che avevano nomi vari. Ricordo che qualcuno si faceva chiamare come il suo cane». Un buon punto di partenza per la decodificazione.
Luca Tescaroli

Pm Tescaroli. «Per i clienti più importanti vi erano delle condizioni diverse rispetto agli altri?»
Torregiani. «Per me no. Io trattavo tutti allo stesso modo. Era il cliente che veniva da noi. Molti clienti erano contenti, come il prof. Alessandro Tella, il quale mi ringraziava per i guadagni percepiti».

Altra questione, chiarita nell´interrogatorio, è il collegamento del Madoff dei Parioli col clan della ‘ndrangheta dei Piromalli. Lande, al riguardo, aveva dichiarato di non sapere che quei soldi venivano dalla cosca.
Di Cagno Abbrescia

Pm Tescaroli. «Ha conosciuto come investitori Giuliano Ricci e Paolo Piromalli?»
Torregiani. «Credo che fossero clienti diretti di Gianfranco Lande, il quale spiegò la mancanza di liquidità per essere stato costretto a consegnare 5 o 6 milioni di euro a seguito di minacce, anche con armi. Venne fatta una riunione in ufficio con Lande e un ufficiale dei carabinieri, il quale disse che vi erano delle telecamere per riprendere le condotte estorsive che avevano consentito di arrestare delle persone. Lande ci raccontò che l´investimento era riferito a Cosmi e che Piromalli e Coppola erano coloro che avevano posto in essere l´estorsione».
GUZZANTI E TRUFFATI PARIOLI

Pm Tescaroli. «Le risulta che Gianfranco Lande fosse iscritto a una loggia massonica?»
Torregiani. «Non lo so, ma sto scoprendo giorno per giorno cose strane. Comunque io non lo so».
Torregiani spiega poi la decisione di far aderire allo scudo fiscale i clienti che avevano investito in conti esteri. Un´operazione, secondo gli inquirenti, "irregolare" mirata a nascondere da una parte le attività del Madoff dei Parioli - che ha trascinato una parte di clienti della società Eim, quella fantasma, nelle due consobizzate Egp e Dharma - dall´altra finalizzata ad intascare il 5% (la tassa stabilita da Tremonti) che spettava allo Stato, ma che lui si faceva consegnare in contanti dai clienti o trattendendoli dal loro conto corrente. Dalle parole dell´indagato si apre un altro scenario: tutti i clienti erano consapevoli degli investimenti all´estero.
Paolo Guzzanti

Pm Tescaroli. «Vuole spiegare la ragione per la quale le posizioni di investimento sono state fatte transitare da Eim a Egp?».
Torregiani. «Erano i clienti a volerlo. Pensavo che lo scudo offrisse la possibilità di avere una maggiore trasparenza. Lande faceva delle riunioni serali con i clienti ai quali spiegava la convenienza di aderire alla procedura dello scudo fiscale. Ho ritenuto che lo scudo fosse destinato a regolarizzare le posizioni e avere un rapporto migliore con il proprio capitale».
SABINA GUZZANTI

Pm Tescaroli. «Lande afferma che lei ha proposto ai suoi clienti di fare lo scudo e che lui ha subito la sua determinazione. Cosa può dire in proposito?»
Torregiani. «Io non avevo il potere di imporre a Lande la possibilità di proporre lo scudo fiscale. Io ripeto di non aver avuto coscienza di dover nascondere nulla, pensavo che fosse tutto regolare».
SAMANTHA DE GRENET

Pm Tescaroli. «Secondo quanto lei afferma è stata volontà dei clienti di aderire allo scudo fiscale. Ma perché il cliente avrebbe avuto questa necessità se, come lei afferma, doveva essere tutto regolare e i clienti non avevano alcuna conoscenza dell´assenza di legittimazione da parte di Eim?».
Torregiani. «Io pensavo che lo scudo fiscale fosse utile per rendere più agevole riavere i propri capitali. Tutti i clienti sapevano che gli investimenti erano all´estero. La dimostrazione di questo è che la maggior parte dei clienti chiedeva di fare la C. V. S (casuale valutaria statistica)».
14 aprile 2011 20:24 - jonnyNY
anch'io sinceramente non capisco il fatto dei fondi quotati. Infatti nella lettera che ho avuto francese si parla di liquidi e titoli, non di fondi quotati o altro! Io credo che sia diverso il discorso che chi non è passato ad EGP più che altro!
14 aprile 2011 18:51 - Sapio
Non capisco che differenza faccia che i fondi siano o no quotati. L'investitore ha diritto a vedersi restituiti i titoli qualsiasi sia il loro valore. Solamente se i titoli non si trovano, ha diritto al loro valore dedotto dalle quotazioni.
Comunque non disperate e pensate ad una azione nei confronti dei (mancati) vigilanti. Da essa recupereste parecchio.
14 aprile 2011 18:04 - jonnyNY
grazie macheneso, solo una cosa, non si può avanzare l'ipotesi di truffa per il fondo francese, visto che l'ammette come forma di risarcimento? Cioè, perchè se tutto era falso fino all'inverosimile adesso si cercano i fondi quotati da poter risarcire? A cosa è valso allora il passaggio alla EGP?
Alla fine sono riconosciuto alla stregua dei clienti che non hanno scudato!
14 aprile 2011 17:24 - macheneso
Il ragionamento è giusto e corrisponde alla realtà delle cose, ma il problema è che Brancadoro ha detto che i fondi chiusi non sono coperti dalla garanzia perchè non sono quotati su un mercato (vedi resoconto Aduc del loro incontro del mese scorso).

Il problema sta quindi nella mancata quotazione: se fossero quotati da qualche parte, dice Brancadoro, sarebbero coperti dalla garanzia.
14 aprile 2011 17:14 - Alligator
Molti di noi ne usciranno pazzi...

Macheneso, per quanto riguarda le posizioni EGP:

Sappiamo che una prima pronuncia del commissario Hindiè (cerco di essere breve e chiaro) ha stabilito che il cliente EGP che abbia nel portafoglio i fondi chiusi, si tiene questi fin tanto che non riesce a venderli anche ad un centesimo o millesimo del loro valore. Vale il principio che ha dei titoli che sono su di un mercato chiuso, ma ci sono, il fondo non risarcisce.

Ma secondo te: dal momento che con lo scudo avremmo portato questi titoli, per tramite di EGP, nei conti CREST e questi conti crest sono VUOTI, ovvero non ci sono proprio i titoli, non si configura perfettamente la situazione in cui il fondo è tenuto a rimborsarci?

Un conto è che i titoli perdano valore sul mercato, un altro conto è che questi non ci siano proprio!

E' chiaro che la posizione che tu esprimi è quella che fino ad oggi ci è stata prospettata, la mia è più che altro una domanda "di principio": secondo te sbaglio il mio ragionamento e mi devo rassegnare?
14 aprile 2011 16:03 - macheneso
Rispondo in base a quello che ho capito nei colloqui di persona e telefonici con Aduc, magari domanda meglio a loro.


- Non servirà per forza assistenza legale infatti per questo dopo l'incontro con Brancadoro si potranno analizzare i documenti dei clienti per capire se ci sono possibilità o meno di vedersi contabilizzare cose che il fondo di garanzia copre. Se poi Brancadoro non le vuole riconoscere si potrà fare causa ma speriamo non ci si debba arrivare.

- Brancadoro non "suggerirà" ma passerà al fondo di garanzia le posizioni e sarà il fondo di garanzia a dire a ogni cliente cosa paga e cosa no.

- Sappiamo che era tutto falsificato all'inverosimile ma Brancadoro si limita alla EGP e quindi per lui le posizioni dei clienti esistono col loro arrivo in EGP che ha certificato l'esistenza dei fondi, lo ha fatto falsificando le cose ma contabilmente sono quelli. Il fondo di garanzia, come dice Brancadoro, non copre non in quanto vi è truffa o non vi è truffa ma perchè questi fondi chiusi erano non quotati.
14 aprile 2011 15:22 - jonnyNY
@macheneso

-credi che al momento dell'arrivo delle lettere ci sia bisogno di una consulenza legale o si possano contestare le posizioni anche in maniera autonoma?

-ho parlato con "ADUC" che mi ha detto che sarà il prof. Brancadoro a suggerire le posizioni da erogare al Fondo Francese. Alla luce di quello che è stato trovato e pubblicato (mi riferisco alle cifre pubblicate dai vari quotidiani), credi che il prof. Brancadoro tenga conto di quelle cifre così come sono (trovate negli uffici di Lande e dei promotori) o che abbiano verificato ed eventualemnte detratto qualcosa?

-si parla di questi fondi chiusi da sempre. Ora si è visto che i clienti sono più di 1200 e che di questi 730 scudando sono passati alla EGP. Ha ancora senso, secondo te, parlare di fondi chiusi per questa tipologia di persone? Non dovrebbe rispondere personalmente la EGP e quindi il Fondo Francese che comunque risponde per i reati, in questo caso palese, di truffa?

Grazie.
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