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PRIVACY: regole e diritti sul trattamento dei dati personali
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Scheda Pratica di Rita Sabelli
4 maggio 2010 12:30
 
Ultima revisione: 19/9/2018

Il cosiddetto "codice della privacy", il d.lgs.196/2003, è il testo di riferimento italiano per i diritti in ambito privacy.

A seguito dell’entrata in vigore, dal 25/5/2018, delle nuove regole europee sulla privacy dettate dal Regolamento UE 2016/679 -esecutive senza bisogno di recepimento- il Codice NON è stato annullato ma abrogato in parte e adeguato. Il principale testo di riferimento è il Regolamento europeo ma una lettura adeguata delle regole dovrebbe essere combinata.

In questa scheda cerchiamo di fare una panoramica dei punti di interesse del cittadino.

Indice scheda
REGOLE DI TRATTAMENTO
DIRITTI DEL SOGGETTO INTERESSATO
COME ESERCITARE I PROPRI DIRITTI
TUTELE
RIFERIMENTI NORMATIVI

REGOLE DI TRATTAMENTO
Tutte le regole di trattamento compresi il consenso, l’informativa, la diffusione, la comunicazione, il trasferimento dei dati sancite dal Codice della Privacy sono state abrogate a seguito dell’entrata in vigore, dal 25/5/2018, del Regolamento UE 2016/679 a cui si rimanda.

Per i dettagli si veda la scheda pratica Privacy, le nuove regole in ambito europeo

DIRITTI DEL SOGGETTO INTERESSATO
I diritti esercitabili dai soggetti interessati nei confronti di chi detiene i dati sono quelli previsti dal Regolamento UE 2016/679 agli articoli da 15 a 22, ovvero:
- diritto di accesso;
- diritto di rettifica;
- diritto di cancellazione (diritto all’oblio);
- diritto di limitazione;
- diritto di portabilità;
- diritto di opposizione.

Per i dettagli su ogni diritto si può vedere la scheda pratica Privacy, le nuove regole in ambito europeo

Note:
- i diritti non possono essere esercitati se il trattamento dei dati e' fatto in base alle disposizioni di legge inerenti la lotta al riciclaggio di denaro, in materia di estorsione o nell'ambito di indagini delle commissioni parlamentari di inchiesta, con finalita' inerenti la politica monetaria e valutaria, ai fini dello svolgimento di investigazioni difensive in ambito giudiziario, per ragioni di giustizia, dalle forze di Polizia, etc.;
- se i dati sono riferiti a persone decedute i diritti possono essere esercitati da chi ha un interesse proprio o agisce a tutela dell’interessato, oppure per ragioni familiari meritevoli di protezione.

COME ESERCITARE I PROPRI DIRITTI
La richiesta può essere inviata al titolare del trattamento in forma libera senza particolari formalità, via fax, raccomandata (consigliato), posta elettronica, etc.

La forma della richiesta è libera, tuttavia è comodo utilizzare la modulistica predisposta dal Garante e aggiornata con il Regolamento UE.

Il titolare deve rispondere alla richiesta senza ingiustificato ritardo, entro 1 mese al massimo. Il termine può allungarsi di due mesi in casi particolari ma comunque ciò va comunicato, con le motivazioni, entro 1 mese dalla richiesta.

TUTELE
Se l’interessato ritiene che i propri diritti in ambito privacy siano stati violati può, alternativamente, proporre reclamo al Garante della Privacy o ricorrere all’autorità giudiziaria.
Stessa cosa se la richiesta di esercizio dei propri diritti rimanesse inascoltata o non producesse l’effetto desiderato.

Per i dettagli si veda la scheda pratica Privacy: esercizio dei diritti e tutela davanti al Garante o al giudice

Non sono più esercitabili invece i ricorsi al Garante.

Fonte: Codice della Privacy riformato, art.140bis, 141, 142, 143, 144

RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.lgs.196/2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali" modificato dal
- D.lgs. 101/2018 di adeguamento al
- Regolamento UE 2016/679
 
 
 
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