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CARTE DI CREDITO E BANCOMAT
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Scheda Pratica di Rita Sabelli
29 giugno 2007 0:00
 
Ultimo aggiornamento: 8/4/2010

Le carte di pagamento sono strumenti che consentono di acquistare beni e pagare servizi senza utilizzo del contante, tramite addebito sul proprio conto corrente immediato, nel caso di bancomat (o carte di debito), o differito, nel caso di carte di credito.

Sia i bancomat che le carte di credito danno anche la possibilita' di prelevare contanti dagli sportelli, funzione per la quale e' previsto l'uso di un codice di identificazione, il PIN. In ambedue i casi al prelievo potrebbe essere legato l'addebito di una commissione che per i bancomat e' fissa (di solito applicata quando si preleva ad uno sportello di una banca diversa dalla nostra) mentre per le carte di credito puo' essere fissa o espressa in percentuale.

Il mercato di queste carte e' in continua evoluzione, anche grazie alla recente attivazione della nuova area unica europea dei pagamenti, la SEPA, all'interno della quale possono essere attivate -con soggetti concorrenti anche non bancari- ed  utilizzate tutte le nuove carte a microcircuito.

Vediamo, nel dettaglio, le varie tipologie.
Indice scheda 
LE CARTE DI DEBITO (Bancomat)
LE CARTE DI CREDITO CLASSICHE
LE CARTE DI CREDITO "REVOLVING"
LE CARTE DI CREDITO "CO-BRANDED"
LE CARTE DI CREDITO PREPAGATE
LE CARTE "CONTACTLESS"
CARTE REVOLVING: COSA DICE LA LEGGE
RESTITUZIONE DELLA CARTA
CARTE NON RICHIESTE
LE NOVITA' IN AMBITO EUROPEO: LA NUOVA AREA "SEPA"
LINK UTILI

LE CARTE DI DEBITO (Bancomat)
Sono emesse dalle banche a favore dei correntisti, utilizzabili per il prelievi e per gli altri servizi resi agli sportelli automatici ATM (automatic teller machine) e per i pagamenti presso gli esercenti convenzionati col sistema POS (point of sale).

La loro caratteristica principale e' che l'utilizzo comporta un addebito IMMEDIATO sul conto corrente collegato, teoricamente in tempo reale. A garanzia di sicurezza, l'uso e' condizionato alla digitazione un codice personale di 5 cifre, il PIN.

Le nuove carte dotate di microchip hanno funzionalita' allargate, dalla possibilita' di utilizzo su piu' circuiti, anche internazionali (tipo Maestro, Cirrus, Visa, o Fastpay), all'uso per gli acquisti online, alla possibilita' di ricevere messaggi di alert sul telefonino.

I costi sono normalmente associati ai prelievi di contante e variano da banca a banca. Grazie al diffondersi di internet e di conti gestiti a distanza, e' facile trovare offerte che prevedono prelievi gratuiti ovunque, non piu' solo ai soli sportelli della banca che ha emesso la carta.
Per ogni informazione specifica deve essere consultato il contratto legato alla carta, spesso contenuto in quello del conto corrente.

LE CARTE DI CREDITO CLASSICHE
Sono dotate di un numero di 16 cifre che identifica il circuito (american express, visa, mastercard, etc.), la banca emittente e il conto collegato, con una cifra -l'ultima- di controllo. Le nuove carte contengono, oltre alla classica banda magnetica, il microchip di riconoscimento. Sul retro e' riportato il codice di sicurezza (CVV o CVC) di tre o quattro cifre, indispensabile per alcune transazioni online.

La caratteristica tipica della carta di credito, un vantaggio ma anche un rischio se la si usa senza controllo, e' il poter pagare senza avere -sul momento- la disponibilita' di soldi sul conto corrente.
Il vero e proprio addebito avviene una volta al mese -per il totale dei pagamenti avvenuti nel corso del mese precedente- ad una data prefissata normalmente entro la prima quindicina e senza aggiunta di interessi. Questo tipo di carta, detta con rimborso a saldo, e' la piu' comune e diffusa nonche' -in un certo senso- la meno rischiosa a patto che ogni fine mese si facciano i dovuti controlli.

Le carte con rimborso a rate (le cosiddette revolving) invece, prevedono rimborsi rateizzati, aumentati degli interessi. Esse sono da una parte ancora piu' allettanti, ma dall'altra maggiormente rischiose e talvolta sconvenienti, per via degli interessi e del loro metodo di calcolo. Per gli approfondimenti si veda piu' avanti.

I pagamenti (e i prelievi) devono rientrare in un massimale mensile stabilito dal contratto, e debbono essere fatti dalla persona titolare della carta, che e' tenuta ad apporre la propria firma sul retro della carta stessa, in modo che il negoziante, o comunque chi effettua l'addebito, possa verificarne l'uso lecito. La verifica avviene tramite collegamento con la banca emittente, attraverso terminale elettronico POS (inserendovi la carta) o tramite chiamata telefonica, previa stampa dell'ordine di acquisto attraverso una stampigliatrice manuale.

Benche' la sua funzione classica sia il pagamento presso i negozi o online, con la carta di credito e' possibile anche prelevare contanti tramite digitazione del PIN di 5 lettere. Da precisare che in questo caso di parla di "anticipo" di contanti, che poi vengono addebitati con le modalita' previste dal contratto (a saldo o a rate).

LE CARTE DI CREDITO "REVOLVING"
Si tratta di normali carte di credito che consentono il rimborso a rate, anziche' in un unica soluzione, del saldo di fine mese.
Praticamente sono carte che permettono di usufruire di piccoli prestiti, una linea di credito incorporata che puo' essere utilizzata sia per i pagamenti che per i prelievi di contante. C'e' sempre il limite di utilizzo (massimale), ma il rimborso puo' avvenire col pagamento di un certo numero di rate che vengono addebitate sul proprio conto corrente.

Il credito usufruibile con queste carte varia dai 1.500 ai 10.000 euro, ed e' deciso dalla banca emittente dopo aver valutato l'affidabilita' creditizia del richiedente. Il contratto fissa una rata minima -un importo fisso o percentuale rispetto al dovuto, normalmente intorno al 5%- che va obbligatoriamente pagata a determinate scadenze. Il cliente puo', a sua discrezione, aumentare tale rata o -se previsto- decidere di estinguere con un unico pagamento tutto il saldo. Mano a mano che si rimborsano gli importi spesi si ricostituisce la disponibilita' per ulteriori utilizzi.

Sugli importi utilizzati vengono calcolati degli interessi mensili previsti dal contratto. Gli interessi non vengono addebitati qualora il credito NON venga utilizzato o se l'importo utilizzato viene saldato tutto in una volta (come avviene per le carte di credito a saldo, se il contratto prevede questa possibilita').

I COSTI normalmente previsti sono la quota associativa annuale -a discrezione della banca-, le commissioni sul costo del rifornimento del carburante, le spese di invio dell'estratto conto, i bolli di legge, le commissioni sui prelievi in contanti -di importo fisso o in percentuale- e le spese di incasso rata.

LE CARTE DI CREDITO "CO-BRANDED"

Sono le carte (con rimborso a saldo o revolving) emesse in collaborazione con un partner dotato di un sistema di distribuzione e di un marchio affermato, per esempio una catena di negozi o di supermercati.
Per chi le emette esse sono uno strumento di marketing per acquisire e mantenere la clientela, per chi le utilizza vi sono normalmente vantaggi legati all'accumulo di punti, sconti, promozioni, etc. (si vedano le varie carte ATTIVA, EGO, ORO, etc.etc.).

Alcune sono utilizzabili ovunque ma riservate ad una certa categoria di persone (per esempio i dipendenti di un comune, i correntisti di una banca, gli avvocati iscritti all'ordine, etc.), altre sono utilizzabili solo nei punti vendita del soggetto emittente (sia esso un supermercato, una compagnia aerea, una casa automobilistica, etc.) e in quelli con esso convenzionati.

Ognuna ha caratteristiche proprie, sia in termini di credito utilizzabile che di rimborso, costi, etc. E' bene, prima di scegliere, valutare il contratto ed i costi collegati, che non di rado sono considerevoli.

LE CARTE DI CREDITO PREPAGATE

Sono emesse dalle banche o dalla posta ed incorporano un credito utilizzabile fino ad esaurimento, senza collegamento alcuno con il conto corrente, simili alle carte telefoniche.
Ve ne sono di due tipi, le "usa e getta" e le "ricaricabili". Le prime sono utilizzabili sono una volta, limitatamente alla somma prepagata, le seconde possono invece essere utilizzate piu' volte, ricaricando il credito via via che esso si esaurisce . La ricarica e' fattibile in banca, alla posta, presso gli sportelli automatici, su Internet e presso alcune ricevitorie SISAL.
Alcune possono essere utilizzate per qualsiasi tipo di acquisto od addebito, altre sono riservate per gli acquisti in determinati punti vendita (catena di negozi, supermercati, etc.).

I vantaggi per l'utente, oltre il basso rischio di utilizzo (la somma utilizzabile e' pur sempre limitata), sono l'uso anonimo (la carta non e' nominale e non puo' essere collegata all'utilizzatore), e l'uso pur senza possedere un conto corrente.

Potendo essere utilizzata per gli acquisti a distanza con relativa sicurezza, e' diventata il mezzo di pagamento piu' diffuso per le transazioni in Internet effettuate dai giovani, o da chi acquista alle aste on line.

Il costo di emissione varia dai 5 ai 15 euro. Per le ricaricabili e' prevista anche una commissione di ricarica, variabile da 1 a 3 euro.

LE CARTE "CONTACTLESS"
Si differenziano dalle altre perche' funzionano senza bisogno di contatto "fisico" con i terminali di lettura, semplicemente avvicinandole ad essi. La trasmissione dei dati avviene infatti tramite un microchip a radiofrequenza, anche offline.

Piu' che un tipo a se' stante di carta di pagamento, e' una forma nuova di carta prepagata tramite la quale normalmente sono concessi pagamenti di piccolo importo, velocissimi, presso i negozi o le edicole muniti di lettore adatto.

E' una sorta di "borsellino elettronico" sostitutivo del contante che di norma ci portiamo dietro. La sua diffusione e' tutta in evoluzione, aiutata anche dalle nuove regole introdotte in Europa dalla direttiva SEPA che ha previsto specificatamente mezzi di pagamento che consentono piccoli utilizzi (massimo 30 euro a volta) e tetti limitati.

L'offerta e' in piena evoluzione. Gia' si stanno diffondendo carte contactless sottoforma di bancomat e carta di credito, quindi collegate ad un conto corrente; dall'entrata in vigore delle norme uniformate a livello europe (SEPA) in Italia potranno operare, con queste carte, anche soggetti diversi dalle banche e dalla posta, come grandi magazzini, operatori telefonici, etc.

CARTE REVOLVING: COSA DICE LA LEGGE
Giuridicamente le carte di credito revolving possono dirsi assimilabili ai contratti di credito, strettamente collegabili all'"apertura di credito bancaria" che -in termini generali - e' disciplinata dal codice civile agli art.1842 e segg.
Non esistendo norme specificatamente dedicate a questo tipo di contratto, si ritiene, comunemente, che i contratti di apertura di credito in conto corrente connessi all'uso di una carta di credito rientrino nell'ampia tipologia del CREDITO AL CONSUMO, disciplinato dal testo unico bancario -d.lgs.385/93- agli art.121 e segg.

Queste norme prevedono, innanzitutto, che la pubblicita' di questi prodotti debbano sempre riportare il tasso di interesse annuo effettivo globale (il TAEG, che comprende anche tutti gli oneri accessori) e il suo periodo di validita', i prezzi e le spese per le comunicazioni alla clientela, ogni altro onere relativo ai servizi offerti compresi gli interessi di mora e le valute.

I contratti invece devono contenere, oltre all'ammontare e alle modalita' del finanziamento, tutti i costi legati alla carta, il TAEG, il dettaglio delle condizioni analitiche secondo cui il TAEG puo' essere modificato, l'importo e la causale degli oneri che sono esclusi dal calcolo del TAEG (se cio' non e' possibile va indicata una stima realistica) e le eventuali coperture assicurative che fossero richieste, non incluse nel calcolo del TAEG.

Si veda a tal proposito la nostra scheda pratica sul CREDITO AL CONSUMO: clicca qui

RESTITUZIONE DELLA CARTA
Per tutte le carte suddette normalmente e' possibile rescindere dal contratto in qualsiasi momento, seguendo le procedure stabilite dal contratto stesso (che e' bene sempre visionare attentamente).
E' consigliata, in tutti i casi, una comunicazione all'istituto emittente da inviarsi con raccomandata a/r, allegando la carta tagliata in due in senso longitudinale. La quota associativa annuale eventualmente gia' pagata non viene di solito rimborsata, e ovviamente il cliente deve, prima di rescindere, aver cura di saldare ogni debito eventualmente ancora aperto.
Restituire la carta e' importante, anche per evitare di usarla inavvertitamente dopo aver inviato la comunicazione: in questo caso essa diventa inefficace, e l'atto compiuto e' illecito.

CARTE NON RICHIESTE
La procedura di cui sopra puo' essere seguita anche nel caso in cui arrivino a casa carte mai richieste o che comunque non si ha intenzione di usare.

I due casi vanno trattati in modo un po' diverso. Innanzitutto e' bene verificare di non aver effettivamente mai richiesto la carta, tenendo conto che potremmo aver firmato "piccole" clausole su contratti di finanziamento aperti per acquistare beni (elettrodomestici, auto, etc.) o su contratti di altro tipo, clausole che potrebbero prevedere l'emissione della carta.

Diversamente, spesso accade che le varie finanziarie, banche, etc. provvedano di propria iniziativa ad inviare la carta a scopo pubblicitario, utilizzando mezzi decisamente invasivi.

Mentre nel primo caso la carta va restituita semplicemente sostenendo che non si e' piu' interessati al suo utilizzo, restituendola tagliata come gia' detto, nel secondo si deve contestare l'invio indebito.

In ambedue le circostanze e' bene chiedere conferma scritta e lettera liberatoria riguardo alla carta, e se si e' davanti ad un invio non richiesto sarebbe bene impostare la lettera come DIFFIDA, specificando bene di non aver mai sottoscritto alcuna richiesta e diffidando l'istituto emittente a qualsiasi tipo di addebito o ulteriore invio di materiale "pubblicitario".

Volendo si puo' aggiungere la richiesta che il proprio nominativo venga cancellato dagli archivi dell'ente emittente dichiarando di non autorizzare il trattamento dei propri dati personali ai sensi della legge 196/2003 (privacy).
Nel caso in cui vi sia una clausola firmata, tale richiesta e' meglio non farla, perche' la cancellazione dei propri dati, o la revoca dell'autorizzazione al loro utilizzo, potrebbero compromettere il funzionamento del contratto originario a cui la carta e' legata (di finanziamento o altro). Si potrebbe farla con tranquillita' solo se l'ente che ha emesso la carta fosse DIVERSO dalla controparte del contratto originario.

Per redigere correttamente la lettera puo' essere utilizzato, adattandolo al caso, le nostre istruzioni presenti nella scheda LA DIFFIDA: clicca qui

LE NOVITA' IN AMBITO EUROPEO - LA NUOVA AREA "SEPA"
Con il D.lgs. 11/2010, in vigore dal 1/3/2010, l'Italia ha recepito, in ritardo, la Direttiva 2007/64/CE detta "direttiva pagamenti" o PSD (Payment Services Directive).

La direttiva ha creato una macro area unica detta SEPA (Single Euro Payments Area) all'interno della quale tutti i cittadini godono delle stesse condizioni diventando clienti "domestici" dello "Stato Europa", con eliminazione di barriere e diversita' tra Stato e Stato.

I progetti legati a questo obiettivo, che dovrebbe concludersi nel 2010, sono tanti. Per quanto riguarda le carte di pagamento, pienamente coinvolte, e' stata per prima cosa prevista una conversione da carte a banda magnetica a carte con microcircuito.
La conversione, che dovrebbe concludersi entro il 2010, e' frutto di un progetto detto EMV (o microcircuito) che vede coinvolti i principali circuiti di pagamento mondiali, Europay, Mastercard, Visa.

Le nuove carte, dette smart card (o carte inteligenti) permettono un uso piu' sicuro e soprattutto piu' ampio, anche perche' con la nuova tecnologia e' possibile memorizzare piu' dati. Grazie alla presenza del microchip, inoltre, l'autenticazione in fase di utilizzo e' possibile sia online che offline e la carta risulta piu' sicura perche' difficilmente clonabile.

La maggioranza delle carte oggi in circolazione, pur dotate di microchip, hanno ancora la banda magnetica, per agevolarne l'uso fino a che non saranno portate a termine tutte le fasi di passaggio, con la conversione completa dei terminali di lettura.

In ambito europeo (SEPA) sono state anche fissate delle regole uniformi di utilizzo di tutti gli strumenti di pagamento. Cio' significa che le nuove carte ottenute in italia, sia bancomat che di credito, potranno essere utilizzate nei pesi SEPA alle stesse condizioni, come se non vi fossero confini.
Nuove regole uniformi sono state fissate anche per la fase pre e post contratto, per i requisiti di sicurezza, per la responsabilita' in caso di utilizzi non autorizzati o indebiti.

Per approfondimenti si veda la scheda PAGAMENTI NELLA NUOVA AREA UNICA EUROPEA (SEPA): informazioni e regole: clicca qui

LINK UTILI
Argomenti correlati:
- Scheda pratica "FRODI CON CARTE DI CREDITO: MISURE DI SICUREZZA E CONSIGLI" clicca qui

- Sito del Consorzio bancomat (ex Cogeban): clicca qui
 
 
 
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