Buonasera
in data 23/12/2011 ricevo querela dai controllori dell'Atm. In breve prima di salire sull'autobus vedo e chiedo ad un controllore se la mia tessera fosse valide (non conoscevo la zona in cui mi trovavo) Lo stesso mi conferma la validità della mia tessera e m'invita a salire in autobus così da verificare meglio.
Dopo pochi istante mi riferisce che ero in multa in quanto mi trovavo all ultima fermata inerente al comune di cinisello e solo dalla successiva ero in milano.
Cerco di capire perchè allora mi disse che era vaide e perchè mi ha invitato a salire per controllarla...non poteva verificare subito?
La discussione degenera in quanto alla loro frase" sei proprio una povera deficiente, devi stare zitta !" ho risposto: "..dovro' pure rimanere zitta, ma credo che lei non sa' fare bene il suo lavoro perchè lei non puo' offendermi" e ho chiamato l'intervento di una pattuglia dei carabinieri che successivamente è intervenuta.
Purtroppo unica mia testimone era la mia amica e loro erano in tre. Cosi' ricevo denuncia per oltraggio al pubblico ufficiale. 
Nomino come mio avvocato il legale d'ufficio che mi fu' assegnato, il quale mi riceve a metà luglio presso il suo studio informandomi delle querela ricevuta. M'invita a rivederci dopo le ferie di agosto. Ritorno da lei a settembre e m'informa che avevo il diritto di presentare tutta a mia documentazione e richiedere di essere sottoposta ad interrogatorio, ma che ormai il tempo che avevo a disposizione era scaduto e dovevo solo risarcire il danno ai tre controllori e alla Atm emettendo nr 4 assegni.
Rimango male, decido di rivolgermi ad altro avvocato.
Mi rivolgo ad un altra donna avv. chiedo preventivo spesa che ricevo e allego di seguito.
Ciao Ester,
 
Per quanto riguarda
il futuro, puoi, senz'altro, farmi avere i documenti in tuo possesso e, a tale
scopo, potrei fissarti un appuntamento in studio per lunedì 7/11 alle ore 18:30
circa. Tuttavia, ci tengo a precisare, nuovamente, che, per gestire la posizione, sarà necessario versare (all'atto del conferimento del mandato) un fondo spese di Euro 500,00 oltre accessori (per maggiore chiarezza ti allego la bozza di nota pro-forma). Tale importo potrà essere considerato omnicomprensivo (in altri termini, non dovrai corrispondere ulteriori somme) qualora si
riuscisse a definire la vicenda senza affrontare un giudizio, in caso contrario, i costi, purtroppo, lieviteranno e, in via indicativa, dovrai
preventivare una spesa di circa Euro 1.000,00 oltre accessori.
Ovviamente, non sei, in alcun modo, obbligata ad affidare a me la posizione, pertanto, sentiti del tutto libera di decidere e, eventualmente, di rivolgerti ad altro collega. In tal caso dovrei, comunque, fatturarti una piccola cifra
(indicativamente Euro 100,00 oltre accessori) per l'attività svolta.
Posto quanto sopra, rimango in attesa di conoscere le tue determinazioni.
Buona serata.
 
accetto il preventivo ed emetto il pagamento della fattura nr. € 707,85
Mi sottopongo ad interrogatorio facendo richiesta di rileva eventuale telecamera presente all'interno dell autobus in oggetto.
Risultato: non c'era nessun video in quanto, mi riferisce il mio legale, le registrazioni rimangono solo per un tempo pari a 48 ore, e m'informa inoltre che è stata fissata citazione diretta a giudizio in data 16-01-2013
Successivamente ricevo e.mail del mio legale dove riferisce quanto segue:
Ciao Ester,
 
ti confermo, a seguito dei numerosi contatti intercorsi, la disponibilità dei querelanti a rimettere la querela.
Tuttavia, trattandosi di reato procedibile d'ufficio, è opportuno, al fine dell'estinzione del reato, dimostrare  di aver risarcito il danno.
A tal fine, ti evidenzio, sin d'ora, che i querelanti si sono dimostrati disponibili a dichiarare che il danno è stato risarcito con la presentazione di scuse.
Ciò posto sarebbe opportuno formulare e presentare una lettera in tal senso.
Così procedendo il reato dovrebbe essere dichiarato estinto (all'udienza fissata oppure, se concesso a seguito di apposita istanza, in tempi più brevi) rimarrebbero a tuo carico le spese di procedimento (circa Euro 100,00).
Posto quanto sopra, ti prego di volermi confermare la tua disponibilità a procedere nel modo indicato, non senza precisare che, in considerazione dell'attività professionale svolta - e di quella eventualmente ancora da svolgere -il fondo spese versato dovrà essere integrato con un ulteriore versamento a saldo
Resto in attesa di un tuo cortese riscontro.
Saluti.
Daniela
MI CHIEDO: MA IL SUO PREVENTIVO NON ERA GIA' OMINICOMPRENSIVO COME DA SUA E.MAIL...." un fondo spese di Euro 500,00 oltre accessori (per maggiore
chiarezza ti allego la bozza di nota pro-forma). Tale importo potrà essere
considerato omnicomprensivo (in altri termini, non dovrai corrispondere
ulteriori somme) qualora si riuscisse a definire la vicenda senza affrontare un giudizio, in caso contrario, i costi, purtroppo, lieviteranno e, in via indicativa, dovrai preventivare una spesa di circa Euro 1.000,00 oltre accessori.
Domanda che ho fatto al mio avvocato e la sue risposta è stata: "la citazione diretta a giudizio c'è stata (udienza fissata per il 16/01/2013), pertanto  il predetto preventivo  è, evidentemente, superato
CHIEDO COSI' COPIA DI ALTRO SUO PREVENTIVO SPESA E MI ALLEGA NR. DUE PREVENTIVI PER UN IMPORTO TOTALE PARI A € 1.913,24  (se volete vi allego i suoi preventivi)
Considerando l'importo pari a € 707,85 già pagato, a spesa totale è pari a € 2.621,09 + € 100,00 di spese di procedimento.
Posso sapere per favore se l'importo richiestomi è dovuto? Se è dovuto, è giusto pagarli ma vorrei poter avere gentilmente una vostra consulenza in merito.
PS: da considerare anche l'importo pari a € 480,00 della precedente collega :(
Ringraziandovi anticipatamente rimango in attesa di un vostro cordiale riscontro.
Distinti saluti
PS: ho effettuato un pagamento a vs. favore.


Risposta:
crediamo che il preventivo che le ha scritto l'avvocato possa esser validamente opposto alle sue successive richieste. Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
e informi l'ordine professionale di appartenenza.