Gentile ADUC,
Ho da piu di 10 anni un telefonino con contratto TIM. Da sempre ho scelto la domiciliazione bancaria come modo di pagamento perchè sono spesso fuori, ho sempre quindi pagato regolarmente tutte le bollette. Lo scorso febbraio, volendo spostare tutte le mie domiciliazioni da una banca all'ufficio postale di zona, ho richiesto il cambio di domiciliazione anche alla TIM. Due mesi prima di chiudere il conto ho chiesto informazioni, e mi hanno dato un modulo da riempire e mandare per fax assieme a tutti i miei dati (codice fiscale, ecc).
Ho rimandato il fax completo dei dati il 18 marzo scorso. La bolletta successiva mi è arrivata con cedolino per pagamento agli sportelli postali, ho pagato e subito telefonato alla TIM per ricontrollare l'esito della domiciliazione. Mi hanno detto di andare alla posta, cosa che ho fatto, ma alla posta mi hanno detto che dipendeva dalla TIM. Ho ritelefonato alla TIM varie volte. Ma anche la seconda bolletta è arrivata senza domiciliazione e con il bollettino cartaceo. Quest'ultima bolletta includeva però una penale di 250,00 EURO (!) per interruzione di contratto (!).
La TIM oggi mi dice che la domiciliazione era ok da aprile, ma che la penale (errore loro) va pagata lo stesso. Sarà poi rimborsata successivamente. Ho pagato la bolletta per i consumi effettuati, ma senza pensale. Mi dicono che la TIM ha il diritto di bloccare il telefonino e quindi, ora che sto partendo per l'estero, mi ritroverò senza l'uso del telefonino. Mi dicono anche che per il cambio di domiciliazione si prevede comunque una penale. Trovo il tutto assolutamente illegale.
La TIM dovrebbe rispondere dei suoi errori e pagare lei una penale, per i disagi causati al cliente.
Anna Maria, da Anguillara Sabazia (RM)

Risposta:
Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora: clicca qui
in cui intima il cambio domiciliazione e li diffida dall'interromperle il servizio. Richieda anche un risarcimento danni.
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