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Tariffe ingannevoli di Vodafone: ai limiti della frode!
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Lettera 
16 ottobre 2018 0:00
 
Spett.le Aduc,
ho sottoscritto un'offerta di telefonia fissa di Vodafone, che prevedeva un costo fisso di 15,90€ al mese, lo scorso mese di marzo.
Nemmeno un mese dopo, sulla prima bolletta c'era un avviso di aumento di 2,50€ al mese a partire da luglio. Non contenti, nella bolletta di agosto è stato annunciato un altro aumento sempre di 2,50€ al mese, dal prossimo novembre! In totale fanno 5€ di aumento, ovvero oltre il 30% ad appena 8 mesi dall'attivazione della nuova linea!
Un aumento di una simile entità, oltre ad essere totalmente ingiustificato, rappresenta una vera e propria truffa ai danni dei clienti, in quanto la tariffa proposta fino alla fine di marzo è stata tenuta in vigore appena il tempo sufficiente ad attrarre con l'inganno un certo target di nuovi clienti. Date le tempistiche così strette, sussiste infatti il più che ragionevole dubbio che gli aumenti fossero già stati decisi da tempo, ma che se ne siano ben guardati dall'informare i potenziali nuovi clienti delle prossime future variazioni in senso peggiorativo, se non DOPO la sottoscrizione del contratto, che fra l'altro contiene la clausola capestro del contributo di attivazione di ben 72€, applicato a rate per ben 36 mesi!
Ora se mi limitassi ad esercitare il diritto di recesso, continuerebbero furbescamente ad esigere le rimanenti rate, che ovviamente gli contesterei, in quanto il contributo era riferito ad un'offerta da me all'epoca sottoscritta, ma che ora non esiste più.
Il consumatore ha infatti diritto ad avere tutti gli elementi su cui basare la propria valutazione sulla convenienza o meno di un’offerta: se avessi saputo da subito degli aumenti programmati di lì a breve, aggiungendo quel contributo avrei ritenuto l'offerta non particolarmente allettante e non avrei aderito.
Si tratta in definitiva di una pratica commerciale palesemente scorretta e ingannevole, che dimostra totale mancanza di trasparenza e buonafede verso il cliente. Vorrei dunque sapere come contestare questi aumenti truffaldini e ingiustificati, o eventualmente recedere senza dover saldare le rate del contributo di attivazione, per i motivi sopra esposti. Poiché immagino che ci siano migliaia di altri clienti interessati, voi come Associazione di Consumatori potreste avviare eventualmente una class action?
Inoltre questo comportamento fraudolento dovrebbe essere segnalato all'Agcom o all'Antitrust, in modo che siano presi provvedimenti esemplari nei confronti dell'operatore: pensate che lo possa fare un singolo utente?
Grazie e cordiali saluti.
Maria, dalla provincia di MI

Risposta:
gli aumenti prospettati dal gestore sono dovuti in parte al dovere di inviare le bollette il 30 del mese e non il 28 del mese, come deciso dall'Autority, ed in parte a scelte economiche strategiche. Tali modifiche unilaterali non sono automatiche, ma devono essere proposte al cliente con un preavviso di 30 giorni per dargli modo di esercitare il recesso. Quindi Lei ha questa possibilità se non accetta tali aumenti.
Per quanto riguarda il contributo di attivazione, non deve pagarlo in caso di recesso per questi motivi.
Questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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