Nel lontano 10/05/2005 sottoscrivevo uno spazio web tiscali per la modica cifra di 28 euro circa, dal 2006 ad oggi non ho mai utilizzato il servizio il primo pagamento l'avevo effettuato con postepay e tutto a buon fine il secondo anno mi e' stato riaddebitato automaticamente sulla stessa postepay, l'anno successivo la suddetta postepay scadeva mandando a vuoto i pagamenti degli anni successivi, ora a distanza di anni mi e' arrivata una lettera di un avvocato (per posta ordinaria sottolineo) che mi intima a pagare le fatture insolute che non sono state saldate e di cui io non ho mai ricevuto nulla, dovrei prender sul serio la minaccia di una chiamata in giudizio per 80 e rotti euro? Non avendo firmato nulla sono comunque tenuto a pagare le suddette fatture? A me sembra piu' un tentativo di raccogliere quattro soldi spedendo diffide per posta ordinaria che non ha nessun valore legale giusto per trovare qualche fesso che paga? Grazie in anticipo delle risposte
Alberto, da Cinisello Balsamo (MI)

Risposta:
potrebbe essere un tentativo "furbo" come non, dipende da cosa lei ha sottoscritto nel 2005. Pur se avesse aderito ad un'offerta da un sito, e' presumibile che le sia stato chiesto di accettare le condizioni contrattuali che dovrebbero esser state messe a sua disposizione per la lettura immediata e per la stampa (dipende dalla modalita' di sottoscrizione, stiamo facendo delle ipotesi). Se cosi' fosse e se le condizioni prevedessero un rinnovo automatico, in assenza di disdetta gli importi sarebbero dovuti. Non possiamo dirle nulla di certo, non conoscendo ne' il contratto ne' le modalita' esatte con cui lo stesso e' stato sottoscritto. Potrebbe chiedere chiarimenti, o una copia del contratto, direttamente alla societa' di recupero crediti, o facendo una ricerca sul sito.