Buongiorno,
la mia odissea con Telecom Italia inizia circa verso la fine di Novembre 2008 e si protrae tutt'ora.
Per lavori di ristrutturazione nel mio appartamento chiesi, nel Novembre scorso, la sospensione della mia linea telefonica (attiva con Telecom dal 1981) perchè mi dovetti temporaneamente trasferire in un'altra abitazione.
Il mio contratto telefonico comprendeva un canone fisso comprensivo di chiamate urbane ed interurbane illimitate più collegamento adsl senza limiti.
Contattato il call center (187) non mi sollevarono nessun tipo di problema e dopo alcuni giorni la linea venne disattivata.
La sorpresa arrivò puntuale con la bolletta del mese di Gennaio 2009 (regolarmente pagata dalla mia banca) relativa all'ultimo bimestre 2008, era esattamente con un importo identico alle precedenti, ho pensato immediatamente ad un errore ed ho ricontattato il call-center.
Dopo almeno una decina di telefonate ed altrettante risposte scortesi finalmente un operatore mi spiega l'inghippo: la disattivazione della linea telefonica significa sospendere le chiamate ma non il canone il cui importo è comunque dovuto.
Il paradosso è che viene considerato come canone anche il collegamento adsl illimitato, (quindi la bolletta rimane pressochè invariata) ma non è possibile accedere ad internet in quanto la linea è disattivata.
Conclusione: ho sospeso la mia linea telefonica e devo continuare a pagare le bollette come fosse attiva...sinceramente mi sembra assurdo!
Ovviamente l'operatore del call center ha inoltrato il mio reclamo all'ufficio Telecom competente ma anche da questo è arrivata la stessa musica.
Mi sento fortemente preso in giro da questa paradossale situazione, tanto che ho deciso di sospendere il pagamento delle bollette successive a quella di Gennaio.
In questi giorni mi è arrivata la raccomandata A/R da Telecom che intima il pagamento delle bollette entro 10 giorni pena la risoluzione unilaterale del contratto con azione legale per morosità. Cosa devo fare?
Grazie
Marco, da Vignola (MO)

Risposta:
verifichi lei stesso se le condizioni generali di contratto consentono la mera sospensione del servizio, e a quali condizioni.
Se gli importi effettivamente non sono dovuti, risponda al gestore con lettera racc. a/r di diffida chiedendone la cancellazione entro 15 giorni:
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Se non ottiene risposta, scaduto il termine da lei indicato attivi il tentativo obbligatorio di conciliazione presso il Co.Re.Com della sua Regione: clicca qui
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Internet e telefonia, la guida Aduc:
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