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Lettera 
21 dicembre 2005 0:00
 
Buongiorno, vorrei da raccontarvi l'ennesimo esempio di truffa legalizzata ai danni degli studenti: l'esame di stato per l'abilitazione alla professione di ingegnere.
Mi sono trasferita a Torino da circa 2 anni per motivi di lavoro e, approfittando di questa opportunita', ho deciso di sostenere l'esame di stato presso la facolta' di Ingegneria Meccanica del Politecnico.
Non appena sono uscite le commissioni (a meno di venti giorni dall'esame!) mi sono messa in contatto con uno degli aggregati esperti con lo scopo di avere il maggior numero di informazioni sul materiale da studiare e sugli argomenti del tema scritto e della prova orale.
Per quanto riguarda lo scritto, la professoressa mi ha fornito una serie di dispense da studiare; alla domanda quali argomenti sarebbero stati trattati all'orale queste sono state le sue testuali parole: << La difficolta' dell'esame di stato e' nel superare lo scritto, l'orale e' poco piu' di una formalita': non ho mai visto nessuno bocciato all'orale. L'unico modo per essere bocciati all'orale e' quello di non presentarsi affatto. .. Se lo scritto e' perfetto, all'orale vi verra' chiesto solo quello che state facendo in questo momento, se ci sono delle imprecisioni vi verranno fatte delle domande riguardo i punti del compito che non avete svolto >>.
Il 15/06/2005 ho sostenuto lo scritto, in quella data ci dissero che i risultati sarebbero stati pubblicati sul sito internet il 9/09/2005 e che gli ammessi avrebbero sostenuto l'esame orale il 19/09/2005. A differenza di quanto detto, i risultati furono pubblicati il 12/09/2005 praticamente a meno di 7 giorni dall'orale !!
Devo dire che ero molto perplessa dal tempo esiguo a disposizione degli studenti per prepararsi, in caso di esito positivo, per la prova orale considerando anche il fatto che la maggior parte di noi ha un lavoro che li impegna piu' di 8 ore al giorno; per di piu' le altre universita' lasciano almeno 20 giorni di tempo tra l'uscita dei risultati della prima prova e l'inizio della seconda.
Ho pensato che la spiegazione dovesse essere che, come detto dalla professoressa, in fondo si trattasse al massimo di dover rivedere solo alcuni argomenti relativi alla prova scritta e cosi' ho fatto.
Il giorno dell'orale invece ho avuto una spiacevole sorpresa: non solo non mi e' stato mostrato il mio compito scritto ma la prova si basava su tutto il programma di costruzioni di macchine! Gli argomenti dell'esame scritto non sono stati neppure trattati e mi sono state poste domande di tutt'altro genere.
A quel punto mi sono sentita presa in giro: perche' la professoressa mi avrebbe detto delle cose non vere? Per quale motivo non mi ha detto di studiare tutto il programma del suo corso?
Naturalmente le ho chiesto spiegazioni in sede d'esame e la sua risposta e' stata: << Non e' il momento di parlare di queste cose, ora non ho tempo! >>.
Ricapitolando, per poter sostenere questo esame: ho speso 150 euro in tasse universitarie (e altre 100 euro in materiale didattico), ho dovuto chiedere due giorni di ferie (uno per ogni prova sostenuta) di cui uno in concomitanza di un'importante riunione di lavoro e il risultato e' stato una bocciatura evitabilissima se solo la professoressa mi avesse messa al corrente sulla vera modalita' di svolgimento della prova orale.
Ho fatto presente la questione al rettore del politecnico ed in risposta ho ricevuto una mail dal garante degli studenti (un professore universitario !!!) il quale, negando ogni responsabilita' dell'universita', si affrettava a riversare le colpe sull'Ordine degli Ing. della Provincia di Torino. A questo punto ho inoltrato questa mail al Presidente dell'Ordine degli Ing. della Provincia di Torino il quale rispondeva esterrefatto dichiarando la totale estraneita' dell'Ordine alla preparazione dell'esame.
Ho dunque girato l'informazione al Garante il quale, ammetteva di aver sbagliato a coinvolgere l'Ordine, ma ribadiva che neanche l'universita' poteva essere coinvolta in quanto, la commissione d'esame e' una struttura completamente autonoma che puo' decidere a suo piacimento sia gli argomenti su cui vertera' l' esame sia le date di pubblicazione dei risultati delle prove. Inoltre affermava che il giudizio della commissione e' insindacabile dunque, a suo dire, non ho alcuna possibilita' di fare ricorso contro la decisione presa nei miei riguardi.
Cio' vuol dire che un esame che conferisce l'abilitazione alla professione di ingegnere, valido su tutto il territorio nazionale, puo' svolgersi in tempi e modi diversi stabiliti di volta in volta dai rappresentanti della commissione senza che debbano sottostare ad alcuna regola.
Inoltre la loro decisione e' insindacabile, quindi un candidato puo' essere giudicato liberamente in maniera positiva o negativa senza bisogno di un metro di giudizio comune (la mia prova e' stata giudicata in maniera negativa ma la stessa poteva essere giudicata positivamente da un'altra commissione o, peggio, un altro candidato con la mia stessa preparazione giudicato dalla stessa commissione puo' ottenere l'abilitazione; cosa che puntualmente e' accaduta!).
Ma il fatto piu' interessante che ho scoperto, in questa mia lotta contro i mulini a vento, e' questo: ogni volta che lo studente sostiene la prova deve versare una quota fissa, pari a circa 50 euro, come tassa per il diritto allo studio (!!!), e una seconda quota che varia a seconda dell'universita', a Torino ad es ammonta a 100 euro. Se la prova viene ripetuta si deve versare nuovamente la quota per intero.
Ho cercato di scoprire a chi o cosa e' destinato questo denaro poiche', chi li incassa, dovrebbe essere il responsabile dell' esame e dunque la persona o l'ente a cui fare ricorso.
Con mia grande sorpresa il Garante mi ha detto che, solo una piccola parte e' destinata all'universita' per le spese organizzative, la restante e' per i componenti della commissione.
Cio' vuol dire che piu' persone fanno l'esame e piu' i professori guadagnano !!
Ma come si fa ad aumentare il numero dei partecipanti ad un esame di stato? Semplice, basta aumentare il numero dei bocciati nella sessione precedente.
Come fare: una commissione organizza l'esame di stato con la prova orale che e' una semplice discussione della prova scritta, nella sessione successiva, la nuova commissione, decide, senza dire nulla agli studenti, di cambiare la prova orale interrogando a tappeto. Risultato: almeno il 25% di bocciati in piu'. E stiamo parlando di cifre intorno ai 50.000 euro a sessione !!!
E senza aver commesso nessun reato poiche' il giudizio della commissione e' insindacabile !!
E per legge l'esame orale puo' riguardare qualsiasi argomento del corso di studio.
Secondo voi questa non e' una truffa legalizzata?
Esiste un modo per fermare tutto questo e riuscire ad ottenere giustizia?
Grazie

Risposta:
Ringraziamo e pubblichiamo su Cara Aduc.
 
 
 
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