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RSA e indifferenza del comune
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Lettera 
30 luglio 2014 0:00
 
Buongiorno, il mio problema sta nel fatto che ho mio padre disabile al 100% in casa, è totalmente dipendente dagli altri le sue patologie sono diabete buco cronico corda vocale paralizzata e senza entrambe le gambe. Dunque lui è separato da mia madre e ha altri 3 figli, che non lo vogliono più vedere per solidarietà alla madre, lui fino a 3 mesi fa viveva in Romania con una nuova compagna la quale appena è stato male. Me lo ha spedito in Italia per curarlo ma appena qua mi ha detto che non lo vuole più. Ho chiesto aiuto agli assistenti sociali e il succo è stato che a Melzo dove abito io ci sono due case di riposo una dove nn può entrare perché non è autosufficiente e l'altra troppo cara per la sua pensione di 900 euro. Io non so più come fare abito al 3 piano senza ascensore e quando non ci sono io comanda i miei figli, mio marito grazie agli sforzi ha 3 ernie lombari e lavoro solo io quando torno a casa la mia giornata si completa facendo l'infermiera. Mi dicono che ha anche altri familiari, ma so già cosa risponderebbero perché il comune non mi aiuta ad inserirlo alla rsa del paese contribuendo alla retta visto che so che lo fanno già per altre persone disagiate. Mi sta distruggendo la famiglia questa situazione
Per ora vi ringrazio in anticipo per la risposta
Ileana, da Melzo (MI)

Risposta:
come prima cosa le suggeriamo di fare una istanza scritta al Comune di inserimento in RSA, cui dovra' seguire - necessariamente - l'apertura di un procedimento amministrativo per l'inserimento e una serie di valutazioni che porteranno ad un provvedimento conclusivo, di accoglimento o di rigetto. Non si fermi al solo colloquio con gli assistenti sociali.
Nel frattempo, chieda anche l'indennita' di accompagnamento, per integrare - se ve ne sono i requisiti - gli emolumenti di suo padre.
Valuti, infine, la possibilita' di chiedere la nomina di un amministratore di sostegno al giudice tutelare, che potra' essere un familiare o un estraneo. Consideri che l'amministratore di sostegno potra' chiedere ai parenti tenuti agli alimenti di contribuire economicamente (tutti, non solo lei), e in questo modo riuscire a coprire le spese necessarie per una struttura. Si informi, infine, su altre strutture della zona, anche fuori dal comune, sui prezzi e sulle convenzioni che possono avere con l'asl di riferimento e/o il Comune.
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Ha risposto Emmanuela Bertucci: http://sosonline.aduc.it/info/bertucci.php
 
 
 
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