Il mio avvocato, incaricato a difendermi in una causa di separazione ha rinunciato al mandato, senza preavviso e lasciandomi senza la possibilità di procedere contro un atto di precetto in corso. L'unica motivazione che asserisce è il venir meno del rapporto di fiducia tra legale e cliente. Ciò è avvenuto in seguito ad alcune richieste di spiegazione da parte mia sul modo di procedere del legale, non avendo ottenuto mai una risposta e accorgendomi che le mie richieste non venivano nemmeno prese in considerazione. Non sono stati utilizzati termini offensivi, irriverenti o in qualche modo lesivi della persona. Sono sorpreso dell'atteggiamento del legale e anche se deontologicamente ha diritto a rinunciare al mandato non sono chiari i modi e le motivazioni. In sostanza rimango senza difesa soprattutto in un momento così critico; non riesco in alcun modo a mettermi in contatto con il legale nonostante abbia dato la mia disponibilità per chiarire la situazione: non risponde alla posta elettronica e si fa negare al telefono. Non ci sono stati precedenti di alcun tipo. Cosa posso fare? Devo rivolgermi all'ordine degli avvocati?
Paolo, da Massa
Risposta: secondo le norme in vigore il mandato del suo legale vale comunque fino a nuova nomina, specie per le attivita' urgenti, e la rinuncia e' di conseguenza inefficace finche' non nomina altro difensore.