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Ricorso multa violazione Art. 126/bis da parte di straniero in buona fede.
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Lettera 
13 dicembre 2008 0:00
 
Sto scrivendo per conto di una conoscente che ha ricevuto un verbale per la violazione dell'art. 126/bis, ovvero per aver non ottemperato all'invito di fornire le generalita' del conducente della sua macchina per una infrazione stradale che prevedeva la decurtazione di punti alla patente. Nella fattispecie la persona, immigrata nordafricana, ha pagato la sanzione pecuniaria per l'infrazione ma non ha capito che doveva anche inviare le generalita' del conducente, in quanto essa riteneva che come proprietaria dell'automobile fosse stata automaticamente identificata come conducente. Alcuni mesi dopo il pagamento della multa le e' stato notificato un nuovo accertamento di violazione per la mancata ottemperanza della dichiarazione delle generalita' del conducente.
La persona si recava presso il comando dei vigili urbani che ha emesso la notifica per chiedere spiegazioni e le e' stato suggerito di fare ricorso presso il giudice di pace. Con la presente vi chiederei cortesemente se tale ricorso ha un senso, ovvero se la buona fede e la mancata perfetta comprensione della lingua italiana nonche' della legge italiana ha una qualche possibilita' di essere accettata, oppure se e' meglio pagare la sanzione pecuniaria subito (entro 60
gg) per evitare il raddoppio della sanzione. Vi sono precedenti o casi simili?
Cordiali saluti
Florian, da Ispra (VA)

Risposta:
sconsigliamo il ricorso, perche', come immaginiamo che lei sappia, la legge non ammette ignoranza.
 
 
 
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