Vorrei fare ricorso. cosa ne pensate?
Spett/le Prefetto
In data 17 aprile 2020 mi è stata contestata una contravvenzione (allegato 3) perché stavo facendo attività fisica non in prossimità della mia abitazione contravvenendo alle disposizione emesse per controllare la diffusione del Covid-19.
Mi risulta che il Dcpm del 10 aprile ’20 (Allegato 4 pag.10) consente l’attività motoria in prossimità della propria abitazione, senza specificare quale sia una distanza esatta.
Fermo restando che la distanza della mia abitazione a dove i vigili mi hanno contestato la contravvenzione è inferiore a 700 metri (allegato 1) e non 1,2 Km come scritto nel verbale, mi trovavo in una zona industriale completamente isolata e la mia corsa si svolgeva avanti e indietro per 250 metri (allegato 2) in tratti di strada chiusi al traffico, proprio per rispettare il DISTANZIAMENTO SOCIALE
Non so se 700 metri sono considerati non in prossimità della propria abitazione, ma il mio intendimento era di rispettare il DISTANZIAMENTO SOCIALE.
Per quanto sopra ritengo ingiusta la contravvenzione e Le chiedo che mi venga cancellata.
In attesa di una Sua risposta colgo l’occasione per porgerle i più distinti saluti,
Werther, dalla provincia di MO

Risposta:
la ringraziamo della comunicazione ben formulata. Per sicurezza le diamo i link per tutta la procedura: https://www.aduc.it/comunicato/coronavirus+mobilita+individuale+come+fare+ricorso_30942.php