Salve,
I fatti si sono svolti in questo modo:
Mentre percorrevo il grande raccordo anulare con il mio motoveicolo, sono dovuto transitare nella corsia di emergenza, solo un breve tempo e per pochi centinaia di metri, a seguito di un sorpasso azzardato che ho subito da parte di un mezzo pesante che mi tagliava la strada. Dopodichè mi sono mantenuto più a destra possibile occupando la parte della prima corsia rasente alla linea bianca continua. Ho dichiarato all’agente di P.S. che, data la repentinità dell’evento non mi ero nemmeno accorto di avere oltrepassato la linea bianca continua della corsia d’emergenza. Mi è stato chiesto di allontanarmi durante la stesura del verbale e solo alla fine ho potuto leggere che quanto da me dichiarato non è stato interamente riportato nelle dichiarazioni, motivo per il quale non ho firmato il verbale di contestazione. Inoltre non ho mai affermato, come riportato nel verbale, di aver percorso la corsia d’emergenza dall’uscita 18 alla 24, ne' il fatto è stato rilevato. Mi è semplicemente stato domandato dall’agente di P.S. a che ingresso del GRA fossi entrato, ed ho risposto: “all’ingresso La Rustica”. E' un motivo valido e sufficiente per ricorre? Oppure, visto che quel giorno rientravo anticipatamente dal lavoro per motivi di salute, è più plausibile addurre problemi di salute allegando attestato del medico curante che certifichi che mi stavo recando urgentemente da lui? Il giudice può disporre la sospensione delle sanzioni accessorie in attesa di giudizio? Esistono procedure "rapide" per questi casi?
Grazie
Verbale allegato
Fabio, da Roma (RM)

Risposta:
la sua ricostruzione è una dichiarazione contrapposta a quella di pubblici ufficiali, sfornita di altre prove. Riteniamo, quindi che ci siano poche possibilità di accoglimento di un eventuale ricorso. Dubitiamo che abbia una qualche valenza un certificato di un medico che attesta lo svolgersi di un fatto al quale non ha partecipato.