testata ADUC
Richiesta spese sostenute
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
28 ottobre 2016 0:00
 
Buongiorno, vi spiego brevemente il mio problema. Io mi occupo di consulenza aziendale, supporto i clienti nella fase di sviluppo di un progetto aziendale. Purtroppo non ho ancora molta esperienza dal punto di vista dei miei diritti per quel che riguarda eventuali insoluti, perchè ho avviato in proprio da pochi mesi. Il problema riguarda la gestione di un cliente, che seguo da circa due mesi, cliente con il quale è stato stipulato un accordo soltanto verbale e non scritto. Due giorni fa, mi è arrivato un messaggio su whatsapp, in cui il cliente mi comunicava che, a causa di problemi familiari, era costretto ad abbandonare il progetto, liquidandomi con un "scusa per il disagio". Ho tentato di ricontattare il cliente chiedendogli anche su Whatsapp di essere ricontattato appena possibile, ma il cliente, pur leggendo il messaggio, non mi ha ricontattato, ne ha risposto. Proprio il giorno dopo il cliente sarebbe dovuto passare a firmare il contratto. Sorvolando sul fatto che dubito sia una coincidenza, vorrei capire se, considerando che ho lavorato al progetto del cliente per due mesi, tra consulenze col cliente e lavoro da solo e/o con collaboratori (ricerche, calcoli, progettazioni, ecc), tutto ciò quantificabile in un lavoro di circa 20 ore totali, e considerando che non ho accordi scritti col cliente ma dispongo di tutte le conversazioni Whatsapp avvenute col cliente (tutte le comunicazioni relative al progetto e che quindi certificano che realmente ho lavorato per il cliente per due mesi, sono avvenute tramite Whatsapp, ovviamente sul numero riservato ai clienti), è possibile richiedere il totale delle spese sostenute (anche se non c'era un accordo scritto, ma le conversazioni Whatsapp confermano il rapporto lavorativo)? E se sì, in quanto può essere quantificato il costo orario a livello legale in questi casi, considerando che si tratta di consulenza aziendale? Vi chiedo questo perchè, prima di rivolgermi ad un legale, vorrei essere sicuro che legalmente sono tutelato, per evitare un ulteriore danno economico, che saprebbe di beffa. Grazie per la vostra disponibilità.
Federico, da Orbassano (TO)

Risposta:
prima di mettere in mora il cliente, meglio cercare una soluzione bonaria, chiedendo un compenso per il suo impegno. Se non c'e' accordo, le consigliamo di reperire una adeguata documentazione rilasciatale nell'occasione che, unitamente ad eventuali testimonianze di persone coinvolte nell'incarico, dimostri l'inequivocabile assenzo a procedere professionalmente in attesa di sottoscrivere il contratto. Quindi, citando anche i messaggi telefonici, si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
Nel caso in cui la scontroparte non accolga la sua richiesta, può scegliere se attivare un tentativo di conciliazione stragiudiziale presso la camera di commercio o il Giudice di Pace, oppure adire le vie legali. Qui le schede sull'argomento:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+camera+commercio_11797.php
http://sosonline.aduc.it/scheda/giudice+pace_15959.php
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS