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Richiesta di firma altrimenti non prosegue la pratica
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Lettera 
6 dicembre 2016 0:00
 
Buongiorno, vi scrivo per un consiglio su come comportarmi.Due mesi fa è stata ricoverata mia madre (83 anni) per una caduta, alle dimissioni i medici ci consigliavano l'opportunità di inserirla in una casa per anziani, data oramai la situazione di non autosufficienza e predisponevano le pratiche (UVMD)con urgenza. Venivamo poi chiamati dai servizi sociali del comune di residenza dove ci presentavano un modulo (allegato) in cui si richiedeva di assumerci l'onere di pagare le rette dell'istituto di ricovero, nell'eventualità che la copertura economica di ns, madre non bastasse. Firmato in un primo momento da mio fratello, al mio turno ho trattenuto il modulo chiedendo di pensarci.
Pur con educazione ci hanno informato che senza quella firma la procedura non poteva proseguire, o che a seguito della visita che avrebbero dovuto eseguire successivamente, si poteva anche presentare una situazione non di gravità, conseguentemente con un punteggio non adeguato per l'inserimento nella lista d'attesa. Alla mia richiesta se esistevano altri modi per valutare la copertura economica, mi è stato risposto tramite valutazione dell'ISEE di tutti, ma che si trattava di una procedura complessa e con tempi lunghi, non adeguati all'urgenza del caso. Premetto che mia madre con la sua pensione e l'accompagnamento (invalidità 100%)potrebbe coprire buona parte di una retta d'istituto, e che da anni vive in una casa del comune di residenza. Sia io che mio fratello siamo senza famiglia e abitiamo in comuni differenti e diversi da quello di ns. madre, inoltre mio fratello non possiede reddito e viene seguito dal comune di residenza.
Io ho un'invalidità del 50% da 30 anni, possiedo un piccolo appartamento e non riuscendo più a lavorare, sopra vivo oggi con l'assegno di invalidità di 500 €.
Questa situazione ci sta mettendo in crisi, anche a fronte dell'insistenza a consegnare il modulo.
Vi chiedo se questa procedura è normale, e devo riconsegnare il modulo firmato, oppure se esistono altri modi di valutazione o di procedere.
Al momento tutto è sospeso e stiamo assistendo ns, madre continuamente, senza avere più da settimane una propria vita.
Chiedo cortesemente una risposta.
Grazie.
Paolo, da Padova (PD)

Risposta:
Non è affatto normale e viola le norme di legge. Generalmente questi accordi vengono sottoposti all'utenza direttamente dalle strutture di ricovero, per assicurarsi la possibilità di esecutore i parenti del paziente, e sono comunque stati ritenuti invalidi da molta parte della giurisprudenza interessata. Certamente il Comune non ha alcun titolo per richiedervi detta fideiussione. Consigliamo la procedura Isee e vi consigliamo di contattare un legale esperto in materia che vi assista nella procedura.
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Ha risposto Claudia Moretti: http://sosonline.aduc.it/info/claudiamoretti.php
 
 
 
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