Egregia Aduc,
mi sono recato presso un supermercato GS in Rende, Cs, dove ho trovato nel reparto surgelati, uno scomparto con ben tre marche diverse di prodotto.
In corrispondenza dei prodotti vi era in bella vista un cartellino con OFFERTA SPECIALE, il prezzo euro 4,99 molto grande ed in giallo e poi, con carattere piccolo, Food S. che scoprii alla fine, trattarsi della marca!
Poichè com'è risaputo, food in inglese significa mangiare, credetti che qualsiasi marca prendessi dallo scomparto valeva il prezzo esposto in risalto.
Passato alla cassa e pagato, appena fuori mi accorgevo che il costo del surgelato acquistato insieme ad altro, era di euro 11,99 e la marca Findus.
Alle rimostranze immediate, mi veniva risposto che il prezzo era esposto, anche se in piccolo ed a fianco e che corrispondeva a quanto da me acquistato, pertanto, avendo emesso lo scontrino non era possibile avere reso o rimborso.
Chiamato il 117, la Guardia di Finanza, interveniva una volante che sosteneva la giustezza del supermercato, in quanto a corrispondenza del prezzo esposto e dello scontrino rilasciato, il resto a loro non importava.
A nulla è valso il mio argomentare circa la discrasia dell'offerta speciale e del prezzo pagato, l'incongruenza e la PUBBLICITA' INGANNEVOLE a cui ero andato incontro e solo dopo aver detto che mi sarei rivolto al giudice, mi veniva offerta la possibilità da parte del direttore, di avere un buono spesa di uguale importo da spendere in seguito. E' un comportamento lecito e legittimo?
Per mera voglia di evitare spese e perdita di tempo inutili, ho accettato.
Rimango però, estremamente insoddisfatto, anche se ho deciso di tornare in questo supermercato e comprare solo ciò che a me conviene. E basta.
Se si dovesse ripetere quanto esposto, cosa fare?
Attendo con fiducia Vostre istruzioni. GRAZIE!
Franco, da San Fili (CS)

Risposta:
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