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Restituzione degli apparati ADSL post disdetta del contratto Wind/Infostrada
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Lettera 
23 ottobre 2008 0:00
 
Salve, ho recentemente effettuato la disdetta del mio abbonamento ADSL WInd/Infostrada. Come da contratto, dovro' pagare 40 euro di "contributo di disattivazione", e dovro' restituire il modem/router in comodato d'uso entro 60 giorni dalla cessazione del servizio. Il contratto attualmente in vigore recita:
"5.2 In caso di cessazione per qualsiasi motivo del presente Contratto, se inclusivo di apparati forniti in comodato d'uso, il Cliente provvedera' a rinviare, a sue spese tutte le apparecchiature all'indirizzo di
seguito indicato: [...]. In caso di mancata restituzione del Modem/Router WI-FI entro i 60 giorni dalla cessazione del Servizio, Infostrada addebitera' l'importo forfetario di 40,00 euro. Tale importo e' da considerarsi aggiuntivo rispetto a quanto indicato nell'articolo 8.3."
e:
"8.3 Nel caso in cui il Cliente richieda la disattivazione del servizio ADSL, anche tramite un terzo operatore, gli verra' addebitato un importo pari ai costi sostenuti da WIND e quantificato in euro 40.00 come previsto dall'art.1 comma 3 del D.L. 7/2007". Tuttavia, in versioni precedenti del contratto, nella frase "In caso di mancata restituzione del Modem/Router WI-FI entro i 60 giorni dalla cessazione del Servizio, Infostrada addebitera' l'importo forfetario di 40,00 euro." si leggeva: "a titolo di penale" anziche' "l'importo forfetario".
Quindi, se ho capito bene, con l'attuale contratto posso tenere il modem/router pagando sia i 40 euro previsti dal punto 8.3 che i 40 euro previsti dal punto 5.2?
Grazie anticipate per la risposta.
Luigi, da Capaci (PA)

Risposta:
non le regalano il modem, ne' glielo vendono a 40 euro.Si tratta di una penale per la ritardata restituzione (o mancata) che comunque dovra' avvenire. Quanto ai costi di disattivazione, la legge Bersani ha abolito le penali, ma permette ai gestori di addebitare i costi di disattivazione, sempre che 1) siano previsti nel contratto e che 2) siano giustificati al centesimo. Nel primo caso, ignorare la richiesta o rispondere con una lettera raccomandata A/R di diffida:
clicca qui. Nel secondo caso, contestare la richiesta (o chiederne puntuale giustificazione) tramite lettera di messa in mora al gestore:
clicca qui. In ogni caso, immediatamente segnalare la questione al Garante nelle comunicazioni: clicca qui
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