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recesso
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Lettera 
17 maggio 2013 0:00
 
Salve vi espongo il mio problema
mia madre è stata contattata in marzo dalla ditta Habitat viale Abruzzi 13/a Milano per una offerta. In data 26/03/2013 è venuto a casa nostra un venditore il quale dopo aver affermato l'assenza dell'impegno ha fatto firmare una specie di ordine d'acquisto dicendo che sarebbe poi ripassato con un catalogo. In data 17/04/2013 in occasione di un secondo colloquio ha sottoscritto un altro documento in quanto in caso contrario (così ha detto il venditore )sarebbe andata in contro a problemi legali.
questo secondo documento prevedeva l'acquisto di: materasso singolo in memory, per il prezzo di € 2.200, 200 dei quali consegnati in contanti a titolo di caparra ed il restante con bollettini postali in 18 rate con finanziamento attraverso Fiditalia.
Dopo qualche giorno per la paura di far brutta figura mia madre ci ha confessato cosa era successo e mi sono mosso per riparare il danno.
Scoperte su internet (blog ecc..) le molte persone che erano state raggirate ho subito mandato una raccomandata il giorno 26/04/2013 prendendo come esempio quella di una donna che aveva avuto un caso analogo il TESTO CENTRALE è questo:
Dopo di che ho chiamato e mandato un fax alla fiditalia per bloccare se ci fosse qualsiasi finanziamento.
Non ho accettato la merce e quando hanno provato a chiamare ho sempre risposto che non ero più interessato.
In data 14/05/2013 abbiamo ricevuto un telegramma che dice:
Oggi 14/05/2013 ci siamo rivolto all'Adiconsum di Vicenza che però ci ha dato un appuntamento per il 23/05/2013. Nel frattempo volevo dei consigli da parte vostra. Come devo comportarmi??
Federico, da Zermeghedo (VI)

Risposta:
credo che il testo della sua lettera sia viziato da qualche involontaria omissione. Quello che abbiamo compreso e' che sua madre ha sottoscritto un contratto di acquisto di beni in ambiente domiciliare; tale impegno poteva essere annullato per ripensamento con una lettera raccomandata AR entro 10 gg lavorativi dalla sottoscrizione.
Al momento non le rimane che tentare una conciliazione per una definitiva risoluzione del contratto.
 
 
 
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