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Postepay truffa telematica, codici rubati e carta svuotata
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Lettera 
18 agosto 2009 0:00
 
Sono un cliente poste italiane, titolare di un libretto di risparmio e di una carta di credito prepagata visa electron - postepay.
Nel mese di aprile dopo aver fatto una ricarica di 500 euro e acquistato un biglietto aereo via internet, sono state effettuate da ignoti due ricariche di altre carte postepay per un totale di 578 euro a danno della mia.
Un mese dopo quando me ne sono accorto, consultando l'estratto conto della mia carta prepagata (in internet), ho telefonato a posteitaliane per denunciare il fatto. Ho spiegato che due operazioni di ricarica di altra carta postepay on line effettuate a danno della mia non sono mai state effettuate da me, come potevo disconoscerle e come potevo ottenere il rimborso. L'operatore postale mi ha consigliato di: 1) bloccare immediatamente la carta prepagata, 2) fare una denuncia di clonazione, e 3) inviare la denuncia, l'estratto conto della carta evidenziando le due operazioni disconosciute e una lettera di richiesta di rimborso all'ufficio Revisione interna banco posta RECLAMI di Roma.
Ho eseguito immediatamente quanto suggeritomi, il blocco della carta; in quel momento ero all'estero quindi ho fatto la denuncia di clonazione presso il consolato italiano nonché il furto di 578 euro, disconoscendo le due operazioni di addebito incriminate.
Dopodiché ho inviato la mia richiesta di rimborso e la richiesta dell'identità completa dei titolari delle postepay ricaricate a danno della mia a posteitaliane.
Un mese dopo é arrivata la risposta di posteitaliane che mi ha spiegato che i fatti da me segnalati rientravano nei casi di "phishing" e che la ricarica on line é avvenuta a favore della carta della quale Poste italiane, per evidenti ragioni di privacy non puo' fornire il nominativo del titolare, e che non effettueranno alcun rimborso visto che deve essere cura del cliente adottare le necessarie cautele in tali circostanze.
Non voglio dilungarmi oltre ma tengo a precisare che non ho mai risposto a strane email provenienti da poste italiane e non ho mai fornito a nessuno i miei codici personali.
Non contento della risposta ricevuta, sono andato alla Poliziapostale della mia provincia per chiedere come potevo tutelare i miei interessi e la risposta è stata che non c'è nulla da fare, devo aspettare il decorso della denuncia, solo il magistrato puo' chiedere a posteitaliane i nominativi, il giudice di pace non ha competenza e che all'inizio posteitaliane rimborsava i furti, ora probabilmente non lo fà piu'.
Avete qualche consiglio ha darmi? E' esatto che il furto rientra in un procedimento penale e quindi il Giudice di Pace non é competente?
Purtroppo la mancata comunicazione dei nominativi di coloro che hanno beneficiato dei miei soldi mi impedisce di fare una denuncia per furto e appropriazione indebita nei confronti dei diretti interessati. In questo modo "i furbi la fanno sempre franca" e gli onesti.......
Cordiali saluti
Paolo, da Castelfranco Veneto (TV)

Risposta:
il giudice (che sia giudice di pace o tribunale a seconda del tipo di reato) interviene solo in un processo iniziato. Prima dell'inizio di questo, una volta depositata la querela e' il procuratore della repubblica (pubblico ministero) che ha l'obbligo di fare indagini e quindi farsi consegnare dalle Poste il nominativo associato alla carta. Le consigliamo, tuttavia, di contattare un avvocato per valutare il da farsi.
 
 
 
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