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Pacco disperso dal corriere GLS. Rimborso?
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Lettera 
24 luglio 2008 0:00
 
Con la presente intendo segnalare un abuso ai danni miei (destinatario) e del mittente di un plico da parte del corriere GLS a causa della mancata consegna dello stesso. Ad oggi il pacco risulta disperso. Come da documenti a nostra disposizione, forniti dal corriere, il plico risulta consegnato il 30 giugno 08 alle 11:20 con firma su ricevuta. Io, che sono il destinatario, non ho mai ritirato il plico e non ho mai firmato alcuna ricevuta. Mia moglie non ha mai ritirato il plico in oggetto e non ha mai firmato a nome mio né suo alcun documento. Nessun'altra persona, parente, amico o conoscente, era autorizzata alla ricezione del pacco a nome nostro. Io lavoro in ufficio dalle 830 alle 1830 e mia moglie, insegnante, in quei giorni era fuori casa dalla mattina alla metà pomeriggio per gli esami di maturità. Io disconosco la firma apposta in calce alla ricevuta (è in mio possesso una copia del documento menzionato, fornita dal corriere) e dichiaro che essa è contraffatta. Si può notare che:
la calligrafia è differente; la firma apposta sulla ricevuta è in stampatello,mentre io mi firmo solo in corsivo;
il cognome precede il nome, mentre io mi firmo con il nome e dopo il cognome;
il cognome risulta scritto erroneamente in quanto la E di ANNIBALE risulta sostituita da una I.
Ho contattato telefonicamente la sede GLS e parlato sia con un impiegato che con l'autista stesso che avrebbe dovuto recapitare il plico e la versione ufficialmente fornita dall'azienda è che il pacco è stato consegnato con successo con queste modalità:
l'autista suona il citofono al giorno e all?ora indicati, non risponde nessuno, ma un ragazzo ad una finestra della palazzina dice di essere me allora concordano che il corriere lascia il pacco sulla soglia di casa (vivo in un condominio di 8 famiglie) dopo aver firmato lui stesso la ricevuta e se ne va. Il ragazzo sarebbe successivamente sceso a prendere il pacco pur non avendo firmato poiché il corriere stesso lo ha fatto in sua vece.
Ammessa, ma non accertata, la buona fede dell'autista mi sorprendo di fronte a questo modo facilone e irresponsabile di lavorare. Cosa sarebbe capitato se invece di "perdere" un plico del valore di 40 ¤ fosse andato perso un plico del valore di 3000 ¤ come mi è successo di ricevere nei mesi scorsi?
Vi chiedo come, accertato un abuso ai miei danni, io riesca a farmi rimborsare in toto la cifra spesa. Mi devo rivolgere ai Carabinieri? O lo deve fare il mittente? Devo esigere una risposta scritta dal corriere? Dalla sede locale di Civitanova o dalla sede centrale? Esiste qualche istituzione o persona fisica a cui possa rivolgermi? Mi sento completamente indifeso di fronte a questo abuso.
A seguito di questa segnalazione spero che avvenga in tempi ragionevoli la restituzione del bene o almeno un rimborso completo del suo valore (39,99 ¤ incluse spese di spedizione) e auspico una sanzione per il dipendente responsabile di una condotta che nel migliore dei casi si può definire largamente irresponsabile.
Distinti saluti
Andrea, da Recanati (MC)

Risposta:
dovrete provvedere sia lei che il mittente alla richiesta di risarcimento del danno, con una lettera raccomandata A/R di messa in mora: clicca qui, e cio' poiche' anche lei ha da contestare la sua firma. In caso andaste in giudizio sarebbe sufficiente una perizia calligrafica a far comprendere che lei non ha firmato.
 
 
 
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