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Obbliagtorietà sulle spese parti in comune
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Lettera 
30 novembre 2011 0:00
 
Abito in una villetta di mia proprietà al 50%, mentre la restante parte è equamente suddivisa tra altri 2 familiari, in comune abbiamo tutta la parte esterna non divisibile, uno dei 2 familiari (mia sorella) è divorziata con suo marito, proprietario di una quota per comunione dei beni con mia sorella, entrambi non vivono nell'appartamento in questione, ma ci vive, ad uso gratuito ns madre, usufruttuaria di parte dell'appartamento e non di tutto dello stesso, tra i 2 non corre buon sangue e io e mio fratello non sappiamo come rientrare nelle spese sostenute in quanto entrambi si rimpallano fra loro a chi spetta pagare (mia sorella è proprietari per 3/5 il mio ex cognato per 2/5). Per oneri e concessioni (la casa era oggetto di sanatoria del 1982) il comune richiede ulteriori sanzioni ed oneri dovuti per il rilascio della licenza in concessione, fu già versato qualche anno fa, da me e mio fratello, la cifra di euro 4.000, adesso tocca integrare ulteriori 4.000 euro a fronte della conclusione della pratica, oltre a queste sanzioni da integrare, per infriltrazioni alle pareti esterne (la casa presenta crepe un po ovunque) e dal tetto, per il distacco continuo di parti di cornicione (sono passati 30 anni senza alcuna manutenzione), la stessa avrebbe un urgente bisogno di manutenzione, che a mio giudizio sarebbe straordinaria, come parti in comune abbiamo solo le scale, il giardino (che curo io in tutte le sue parti essendo l'unico che vi abita), un piccolo terrazziono di pochi metri quadri, il tetto ed il garage è suddiviso in quroe come sopra. Detto questo passo alla mi richiesta:
come posso obbligare le parti in disaccordo (sorella + ex cognato) a versare la parte già versata (erano a conoscenza del pagamento già fatto) e quella da venire? Come posso obbligare le parti a concorrere nelle spese da fare la manutenzione di cui sopra? Vorei inizialmente evitare avvocati & C., vorrei cercare bonariamente e per iscritto (a voce non riesco a parlarci in modo agevole e cortese), invitarli a partecipare a quanto dovuto, quindi necessiterei di avere fondamenti giuridici per poter inviare una lettera A/R con i dovuti chiarimenti e richiesta se poi il tutto va in buca allora sarei costretto a comportarmi legalmente.
RingraziandoVi anticipatamente
p.s.
La pratica di sanatoria fu presentata da mio padre defunto e lo proseguita negli anni io, quidni gli incaratamenti comunali oggi arrivano sempre a mio nome pur esssedno tutti i comproprietari leggittamente citati in atto notarile di suddivisione.
Sabato, da S.egidio Del M.a. (SA)

Risposta:
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Ha risposto Alessandro Gallucci: http://sosonline.aduc.it/info/gallucci.php
 
 
 
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