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Muffa in appartamento
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Lettera 
8 maggio 2019 0:00
 
Buongiorno,
l'argomento in oggetto riguarda l'appartamento in cui vive mia sorella a cui ho deciso di prestare aiuto.
La situazione è ai limiti, la muffa è presente in diversi vani.
So che uno dei primi passi da compiere è chiedere l'intervento della ASL di competenza territoriale che effettuerà un sopralluogo e redigerà una relazione. Mia sorella teme che in caso di relazione che riporti l'inabitabilità dell'appartamento e conseguente diffida al locatore (ente comunale) quest'ultimo possa rifiutarsi di intervenire con lavori di ripristino e possa pretendere che mia sorella lasci l'appartamento visto che senza intervento risulta inabitabile.
Altro dubbio: la stessa ASL può imporre di lasciare l'appartamento?
Vorrei un consiglio su quale strada intraprendere visto che mia sorella è già > cagionevole di salute e non può continuare a vivere in quelle condizioni
Cordiali saluti
Mauro, dalla provincia di RM

Risposta:
la presenza delle muffe negli appartamenti è generalmente conseguenza di una combinazione tra una insufficiente resistenza termica dell'involucro - quando non anche per la presenza di infiltrazioni di umidità, specie per locali seminterrati - e una carenza di aerazione dei locali. L'attenuazione del fenomeno muffa non è quindi agevole, per motivi economici: il locatore dovrebbe intervenire sulla struttura delle pareti, il conduttore aumentare la ventilazione che, in stagione invernale invernale, comporta una certa dispersione termica. In questo senso l'esito di una eventuale perizia, di ASL o professionale, può non essere risolutivo o comunque in linea con quanto da lei auspicato ; consigliamo invece la ricerca di una risoluzione, contrattuale concordata o legale qualora sussista una provata patologia del conduttore, incompatibile con tale ambiente e tale da costituire "gravi motivi" di disdetta contrattuale.
 
 
 
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