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Migrazione, vecchi accrediti e pec
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Lettera 
6 marzo 2019 0:00
 
Gentile Aduc,
Di seguito vi sottopongo una questione riguardante la migrazione a diverso operatore un po' travagliata e non ancora conclusasi, della quale vorrei conoscere il vostro parere.
A seguito del decesso dell'intestatario del contratto si richiede voltura al familiare più prossimo. Il nuovo intestatario si vede raddoppiare i costi, ma, d'altronde era scritto nel nuovo contratto che i precedenti sconti non sarebbero stati più usufruibili. Un mese dopo circa l'operatore (fastweb) avvisa di un innalzamento dei costi, al che si decide di recedere senza spese e fare migrazione verso altro operatore.
Si invia pec dove si avvisa della volontà di migrare, e lo si fa scrivendo il testo della pec in modo corretto, ma non inviandola tramite allegato (si è allegato il solo documento di identità della persona interessata), ma riportando la comunicazione semplicemente nel testo del messaggio.
Dopo quasi due mesi ricevo da fastweb una comunicazione che recita "ti comunichiamo che non è pervenuta alcuna richiesta di migrazione da altro operatore".
Si invia quindi nuovamente pec, questa volta inviando l'intero messaggio tramite allegato, ma chiaramente si è ormai oltre i tempi previsti per il recesso gratuito.
Nel frattempo la migrazione non è ancora avvenuta in quanto l'operatore subentrante ci richiede (via sms) il codice migrazione, che avrebbe dovuto inviarle fastweb, e questo non fa altro che allungare i tempi, che alla fine saranno oltre i 90 giorni massimi previsti.
Ora: da qualche giorno si ricevono via mail ed sms comunicazioni di una società di recupero crediti che per conto di fastweb richiede circa 200€ di spese per sconti non usufruiti e costi di dismissione e disattivazione.
Tutte le fatture sono state saldate (ed il router restituito), a parte l'ultima in quanto si è visto addebitare il costo dell'abbonamento anticipato per l'intero mese di novembre, mentre la migrazione è avvenuta il 5/11.
Si è quindi fatto presente a fastweb, sempre via pec, che sarebbe stata saldata l'ultima fattura non appena si fosse ricevuto l'accredito di un errato conteggio avvenuto durante la voltura.
Fastweb aveva infatti addebitato il canone per un periodo di circa 20giorni sia al vecchio intestatario che al nuovo, salvo poi comunicare l'errore inviando una bolletta, ma non effettuando l'accredito, tutt'oggi non ricevuto(dopo 7 mesi)
Telefonicamente comunicano di aver mandato con lettera in busta semplice l'assegno incassabile, a nome dell'intestatario deceduto.
Era stato espressamente richiesto via pec, con messa in mora, l'accredito tramite bonifico al nuovo intestatario (trattandosi del coniuge), visto che un assegno non sarebbe incassabile.
Come dovrei procedere?
Si devono sì saldare i 5 giorni (da 1/11 al 5/11) a fastweb prima dell'avvenuta migrazione, ma si deve ancora ricevere l'accredito.
Si è ora obbligati a versare i 200€ di costi di dismissione/recesso anticipato?Potrei saldare scontando l'accredito da ricevere comprese penali per ritardo?
Grazie!
Edoardo, dalla provincia di VA

Risposta:
non faccia nessun pagamento, ma avvi la procedura di risoluzione. Questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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