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Lesioni su mezzi pubblici
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Lettera 
5 giugno 2010 0:00
 
il giorno 19 aprile 2010 alle ore 18.10 mi trovavo su un bus di linea di Torino. Ero passeggera provvista di regolare biglietto.
Tale veicolo era condotto da un autista dalla guida irrequieta e nervosa, che ha guidato maldestramente per tutto il percorso e frenando il mezzo violentemente ad ogni fermata o semaforo. In una di queste brusche frenature io, che mi trovavo seduta sul mezzo, ho subìto un brutto colpo di frusta al collo che ha iniziato a farmi male più tardi, la sera a casa; il dolore era insopportabile e non riuscivo a muovere il collo, con fitte anche alla schiena, perciò mi son recata al pronto soccorso dell’ospedale Martini di Torino dove mi hanno appunto diagnosticato una DISTORSIONE DEL RACHIDE CERVICALE del tutto compatibile con frenate brusche di autoveicoli. Mi han prescritto una prognosi di 5 giorni, l’obbligo di applicare il supporto per il collo (cuscino cervicale) e di assumere un farmaco anti-infiammatorio ed analgesico (Diclofenac), come da documentazione allegata alla presente.
Ritenendo di aver subìto un danno di cui è responsabile la società di trasporti, ho richiesto l'apertura di un sinistro, per le garanzie previste dalla loro polizza assicurativa (rif. Carta Dei Servizi) e il risarcimento dei danni causati dalla guida spericolata del conducente, allegando una copia della cartella clinica di pronto soccorso e mettendo a disposizione le lastre effettuate al Pronto Soccorso dell’ospedale.
Il sinistro è stato aperto, ma dall'ufficio assicurativo mi dicono che devo presentare ulteriore documentazione o testimoni poichè non son state ricevute altre segnalazioni di persone lesionate su quel mezzo quel giorno e quindi c'è il DUBBIO che il fatto non sia successo VERAMENTE. mi ha anche detto, la simpatica signora, che non essendomi rivolta subito al conducente (ha iniziato a farmi male la sera a casa, era un colpo di frusta appunto!), lui non aveva la "palla di cristallo" per sapere se qualcuno si fosse fatto male. testuali parole.
cosa posso fare per far valere i miei diritti?
Alice, da Torino (TO)

Risposta:
la motivazione che hanno addotto ha una sua logica e sarebbe importante che lei sia provvista di una prova del genere che, se non dovesse per loro essere sufficiente, dovra' poi intentare causa per farsi valere. In questa fase potrebbe anche essere sufficiente che lei intimi il dovuto con una messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
Ma se dovesse proseguire ha bisogno di un avvocato.
 
 
 
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