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Istituto Cortivo
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Lettera 
22 giugno 2009 0:00
 
Cara Aduc,
sono una danzatrice diplomata, ho seguito per 4 anni una psicoterapeuta grazie alla quale mi sono avvicinata all'insegnamento. Tramite contratti a progetto o l'associazione Muse ho lavorato e lavoro tutt'ora nelle scuole materne, elementari, medie e licei pubblici con progetti riguardanti la danza.
Ho cercato tramite internet qualcosa che potesse darmi accesso maggiormente alle strutture pubbliche e precisamente nell'aprile dell'anno scorso mi sono imbattuta in questa pubblicità:
http://formazione.tipiace.it/corsi-formazione/operatore-servizi-sociali.htm all'interno della quale non solo il corso OSS, operatore socio sanitario, non viene distinto dal corso OSA, operatore socio assistenziale ma addirittura il corso OSA viene qui sponsorizzato come corso per operatore servizi sociali, le cui iniziali richiamano OSS, fatto sta che dirigo la mia attenzione sul corso OSA e chiedo informazioni all'istituto cortivo, indicando bene nella mail che già lavoravo nel settore pubblico dell'insegnamento.
Il colloquio si svolge presso la sede dell'Istituto Cortivo a Milano con il dott. Ambrosini con tutti gli aspetti di un colloquio lavorativo. Mi viene comunicato che il colloquio si svolgerà in tre parti e se le superassi potrei avere possibilità di accedere al corso. La prima parte si basa sulla richiesta di credenziali, motivazioni e capacità per lavorare in orfanotrofi, asili, scuole mi viene menzionato tutto fuorchè che l'attestato rilasciato non dà la possibilità di lavorare presso strutture pubbliche. La seconda parte che riguarda il pagamento e la divisione in rate del corso si conclude con esattamente questa frase ""E poi signorina se qualcuno non riesce a frequentare, non riesce più a pagare le rette anche dopo aver rimandato cosa può fare? Eh basta, finito, non verrà più, terminerà qui il suo corso".
E la terza parte una sorta di test attitudinale psicologico dove mi vengono fatte delle domande molto private per essere sicuri che io sia sana per essere sicura che io possa sostenere il percorso a numero chiuso per il quale sono rimasti solamente pochissimi posti. Vengo sollecitata a firmare e firmo senza leggere che è possibile recedere solamente entro dieci giorni, Non frequento nemmeno un secondo del corso ritiro i libri, chiedo la disdetta ma ovviamente non è possibile recedere dal contratto passati i dieci giorni. Chiedo aiuto al Codacons della mia zona, invio una raccomandata dove chiedo un risarcimento e mi viene risposto che devo loro ancora 759,60 euro, più l'iscrizione in pratica 1.000 euro, il primo anno di un corso che non ho frequentato, al quale sono stata avvicinata con informazioni decisamente fuorvianti e poco chiare. Ho contattato altre cinque ragazze nella mia stessa situazione, i forum riportano esperienze molto simili, ho notato che ci sono pubblicità di questo istituto anche su youtube, avrei bisogno che mi aiutaste a capire come potere agire al riguardo. In attesa di una vostra risposta
Cordiali Saluti
Rosita, da Milano (MI)

Risposta:
visto che ha gia' inviato una raccomandata (se impostata a mo' di messa in mora
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potrebbe rivolgersi al giudice di pace
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Valuti lei, in ogni caso denunci la condotta commerciale scorretta all'Antitrust
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