Buonasera. Nei primi giorni dello scorso settembre mi è stata sostituita la vecchia caldaia murale a gas per il riscaldamento/acqua sanitaria con altra a condensazione di nuova generazione. Chiaramente, data la temperatura esterna, non è stato fatto il collaudo per il riscaldamento. Dopo un paio di mesi di funzionamento (primi giorni gennaio), constatavo delle trafilature d'acqua dai collegamenti per la circolazione dell'acqua e scarico condensa, chiedendo l'intervento dell'installatore, che interveniva in due volte per eliminare lo sgocciolamento.
A metà febbraio, mi arriva una fattura per i lavori eseguiti.
Contattavo la ditta chiedendo spiegazioni, prima telefonicamente e poi via E-mail senza ricevere dettagli nelle telefonate e risposte alle mai, delle quali trascrivo di seguito il contenuto:
"Buonasera. Seguito mancata risposta mie precedenti note del 17 e 23 febbraio u.s., ne reinvio il testo dell'ultima sopraindicata:
" Reinvio il testo di mia precedente inviata al Sig. Roberto della quale non ho avuto riscontro alcuno, con preghiera di una gentile risposta.
"In data 15 febbraio u.s. ho ricevuto la fattura indicata in oggetto per un importo di EUR 81,40 motivati dalla riparazione del tubo di condensa del mio impianto.
Faccio presente che lo stesso non ha avuto modo di essere collaudato convenientemente prima date le alte temperature esterne (si era ai primi di settembre), e che il tecnico mi aveva ovviamente detto che, se fosse emerso qualche inconveniente durante l'esercizio, non avrei dovuto altro che farlo presente per rimediarvi.
Pertanto non vedo i motivi di tale addebito, ritenendo l'intervento niente altro che il naturale completamento dell'opera se fossero emerse delle anomalie.
Ed in più, l'impianto dovrebbe essere in garanzia, almeno credo.".....
In una telefonata al Vs recapito, datata 16/03, l'addetto mi riferiva che avrei ricevuto quanto prima una email, senza però specificarne il possibile contenuto.
A questo punto, dato il tempo trascorso, chiedo che mi venga urgentemente data risposta alle mie istanze per un chiarimento, che credo sia dovuto, trattandosi di una fattura e non di un banale pezzo di carta.
Chiedo gentilmente come mi debba comportare in questa situazione e se è normale la richiesta di un corrispettivo per il lavoro svolto.
Ringrazio anticipatamente
Roberto, da Trieste

Risposta:
sembra che la richiesta di pagare il lavoro svolto non sia lecita, perche' si tratta di problemi di funzionamento dovuti alla caldaia in se' o alla sua cattiva installazione. Tutte problematiche coperte da garanzie di legge. Qui la nostra scheda pratica sulla garanzia legale:
http://sosonline.aduc.it/scheda/garanzia+dei+prodotti+due+anni+carico+venditore_14358.php
Nel caso, si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php