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Incidente
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Lettera 
18 febbraio 2013 0:00
 
Buonasera, domenica mia madre è stata investita da un'auto e ha subito una frattura alla clavicola ed una al ginocchio per cui dovrà subire un intervento chirurgico.
Il fatto è avvenuto su una strada di montagna priva di marciapiede e di segnaletica orizzontale. Il fatto è che mia madre non ricorda nulla dell'incidente e mio padre che era con lei era di spalle per cui non ha visto la dinamica, pertanto gli unici testimoni sono l'investitore e la persona che era con lui in auto.
I carabinieri sono intervenuti sul luogo dell'incidente quando mia madre era già stata trasportata in ospedale e mio padre era con lei,per cui le rilevazioni di rito sono state fatte solo con l'investitore, che ha sostenuto che mia madre si è spostata di colpo sulla strada e non ha potuto fare nulla per evitarla.
Ho sentito i CC per passare a ritirare il verbale ma mi hanno detto che non l'hanno redatto in quanto si trattava senza dubbio di un incidente con colpa da attribuire a mia madre e che al massimo potranno fornirmi i dati dell'investitore e della sua assicurazione.
Volevo sapere se è mio diritto avere comunque un verbale che specifichi cause e
circostanze, se dovrebbero essere sentiti anche i miei genitori e se in casi simili ci si può rivalere sull'assicurazione dell'investitore,magari tenendo presente un concorso di colpa.
Concludo specificando che l'incidente è avvenuto in un tratto rettilineo e con buona visibilitá e che mia madre non ha tendenze suicide, per cui no credo si sia buttata volontariamente sotto l'auto!!
Grazie in anticipo
Fabrizio, da Biella

Risposta:
Quanto le hanno detto i CC ha, onestamente, davvero dell'incredibile: attribuire 'oggettivamente' a sua madre, il pedone, la responsabilità dell'incidente è contrario ad ogni principio giuridico in materia.
Le consiglio pertanto di scrivere una lettera raccomandata all'investitore ed ai CC (se non ha l'indirizzo, se lo faccia comunicare dai CC), invitandoli, il primo, a comunicarle la sua Compagnia di assicurazione, i secondi a redigere comunque un'informativa dell'incidente, raccogliendo le dovute deposizioni e testimonianze.
Si ricordi: è il conducente che deve provare di 'aver fatto tutto il possibile per evitare il danno', e non il pedone, sul quale ricade una presunzione assoluta di 'innocenza' (diciamo così).
Nel caso, ci ricontatti.
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Ha risposto Antonio Maria Polito: http://sosonline.aduc.it/info/polito.php
 
 
 
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