Buongiorno,
nel giugno 2006 ho acquistato un appartamento di nuova costruzione.
In quest'anno e mezzo vi sono state delle svariate controversie con il costruttore, a riguardo delle palesi anomalie riscontrate sulla costruzione dello stabile.
Dopo alcuni ed inutili interventi del costruttore finalizzati a ripristinare le suddette anomalie abbiamo sollecitato l'amministratore a periziare lo stabile da un consulente iscritto all'albo.
La perizia ha evidenziato delle gravi anomalie, ed è stata preventiva una spesa di circa 30000 euro per ripristinare il tutto.
Un esempio delle anomalie sono: il cedimento della rampa d'ingresso ai garage, crepe evidenti sul muretto di recinzione, pavimentazione d'ingresso priva di opportuna pendenza e relativo scarico dell'acqua piovana ecc.. ecc..
Premettendo che l'amministratore del condominio ci è stato imposto dal costruttore ed altresì all'atto della stipula del contratto il costruttore non ci ha fornito gli estremi della polizza che avrebbe dovuto stipulare in base alla legge 210/04 e successivo decreto attuativo d.lgs. 122/05, con particolare riferimento all'articolo 4 le chiedo quali azioni sarebbero più opportune prendere in considerazione. Tale polizza avrebbe potuto garantire la copertura dei lavori? Possiamo avvalerci anche di questo aspetto se dovessimo intraprendere una controversia legale?
Silvio, Da Torino, da Collegno (TO)

Risposta:
l'azione legale, magari del condominio, potrebbe essere opportuna in quanto secondo quello che lei racconta il costruttore non ha rispettato la legge. La polizza assicurativa in questione doveva essere destinata anche a coprire i danni da vizi di costruzione, purche' successivi alla stipula del rogito. L'obiettivo della causa sarebbe, quindi, farsi rimborsare comunque l'intera somma periziata (o comunque obbligare il costruttore ad eseguire gli interventi) pur in assenza di polizza. Per i dettagli, ovviamente, dovrete sentire, di persona, un legale. Trova molte informazioni, e anche il testo della legge, qui:
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