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Denuncia per abuso d'ufficio - 1° Parte
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Lettera 
20 dicembre 2017 0:00
 
Buongiorno & Buone Feste Aduc (seguo sempre i preziosi consigli di Emmanuela Bertucci a Di Martedì da Floris su La7)
Visto che il Corecom ha rigettato la mia richiesta inviata il 30/10/2017 tramite Pec, del provvedimento temporaneo urgente, e non il 10 novembre come specificato nel file allegato a questa email (e sempre da Pec inviata, ho sollecitato il mancato rispetto del provvedimento urgente altre due volte, e più precisamente il 10/11/2017 e il 23/11/2017), volevo sapere a chi devo consegnare/presentare una denuncia per “Abuso d’ufficio”, se a Finanza?, Carabinieri? Difensore Civico? O a qualche partito politico?, visto l’avvicinarsi delle elezioni del 2018?
Dato che il rigetto allegato in questa email, non sospende il procedimento di definizione della controversia, (ma come riportato sul primo reclamo di 12 pagine del 14/07/2017, e le quattro ulteriori pagine ”DISCREPANZE VERTENZA WIND” inviate in risposta all’offerta del gestore dopo la prima conciliazione amichevole da me rifiutata); ma arreca a me un danno ingiusto; (escludendomi così di fatto dal ”Regolamento in materia di indennizzi applicabili nella definizione delle controversie tra utenti ed operatori approvato con delibera n. 73/11/CONS”) dal 25/06/2017,
Il giorno 05/12/2017 ho chiamato telefonicamente il Corecom, per avere copia dei documenti amministrativi richiesti il 30/11/2017 tramite email Pec; mi hanno risposto che attualmente tutta la documentazione da me richiesta, era tutta concentrata nelle sei righe del rigetto ??? e che altra documentazione mi sarebbe stata inviata dalla Wind, prima del procedimento di definizione ???
Ma con il decreto Foa (Fereedom of information act) non dovremmo sapere/avere tutto dalla Pubblica amministrazione??? In merito alla controversia in questione???
Legge 241/90
1. Per ottenere copia o visionare un atto amministrativo;
2. Per avere in generale, un pronunciamento formale da parte di una pubblica amministrazione fondamentale per poter conoscere i motivi che l’hanno indotta a prendere un provvedimento, verificarli ed eventualmente smentirli; come da telefonate registrate, o da disdetta o migrazione contratto Wind senza costi di disattivazione, a seguito di “variazioni contrattuali”.
Luca, da Genova (GE)

Risposta:
per esperienza, le diciamo subito che probabilmente è vero quello che le hanno detto, ovvero che Wind si è limitata a scrivere quelle poche righe per PEC o Email (accade quasi sempre così nel procedimento GU5). In ogni caso, per ottenere l'intero documento (inclusi eventuali allegati ecc.), faccia formale richiesta di accesso agli atti direttamente alla Regione:
https://www.regione.liguria.it/component/publiccompetitions/document/26891.html?view=document&id=26891:richiesta-accesso-doc-amm&Itemid=2812
Se non ottiene l'intero documento entro 30 giorni, potrà rivolgersi al Difensore civico oppure al Tar (ma quest'ultima è cosa molto costosa e lunga).
Ciò detto, se quanto affermato da Wind fosse vero, il rigetto del GU5 sarebbe fondato e corretto. Sempre da esperienza, le diciamo che difficilmente il gestore mente al Corecom, soprattutto per iscritto, e questo induce spesso il Corecom (ingolfato di istanze e con poco personale) a fidarsi senza verificare (che richiede tempo e personale). Concordiamo con lei che il Corecom, prima di rigettare, avrebbe dovuto chiedere a Wind una prova di quello che affermava.
La strada non è la denuncia all'autorità giudiziaria, a meno che lei non abbia prova che il responsabile del procedimento GU5 abbia fatto quello che ha fatto dietro compenso o per guadagno personale. Lei potrà invece perseguire una o più di queste strade:
- opporsi informalmente al rigetto, chiedendone puntuale giustificazione, scrivendo direttamente al Dirigente del Corecom;
- opporsi formalmente al rigetto tramite ricorso al Tar (cosa proibitiva per costi e tempi);
- fare subito un UG+GU5 contro Telecom per vedere di recuperare il numero.
Consigliamo la prima e terza opzione. Tenga presente infine che, qualora il numero non fosse recuperabile, lei avrà diritto ad un indennizzo di Euro 100 per ogni anno di possesso di quella numerazione (per un massimo di 1.000 Euro; il tutto quadruplicato in caso di utenza business).
 
 
 
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