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deiezioni canine
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Lettera 
17 maggio 2013 0:00
 
Ripropongo il quesito già posto a fine Aprile scorso, al quale purtroppo non ho ricevuto risposta:
Abito in una casa bifamiliare di 2 alloggi sovrapposti, con cortile condominiale e due aree giardino private e fisicamente separate (ciascuna su un lato del fabbricato).
Recentemente la figlia dei vicini (che abita e risiede in altro stabile) ha preso l’abitudine di lasciare in custodia alla madre (ottantenne), anche per lunghi periodi di svariati giorni, i suoi 2 cani, che scorrazzano liberi nelle parti condominiali e nel ns. giardino, calpestando i fiori e lasciando il ns prato cosparso delle loro deiezioni; le ns ripetute rimostranze hanno dato luogo a spiacevoli discussioni con veementi invettive della figlia dei vicini, senza però sortire alcun effetto pratico positivo.
Esiste la possibilità pratica di tutelare il ns diritto all’igiene nell’area condominiale e soprattutto in quella di ns esclusiva proprietà?
Come possiamo imporre alla proprietaria di controllare e gestire i propri animali, o almeno di raccogliere le loro deiezioni?
Vista la sua perdurante inadempienza, possiamo pensare di impedire l’accesso ai 2 cani?
Maurizio, da Torino (TO)

Risposta:
abbiamo ricevuto da lei solo due quesiti (3/10/2011 e 13/04/2013), ai quali abbiamo risposto. Non abbiamo invece traccia di un suo quesito inviatoci alla fine di aprile. Non sappiamo spiegarcene il motivo.
Ma veniamo al suo quesito. La responsabilità per il comportamento (illecito) dei cani ricade sul proprietario dell'appartamento che li ospita. Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
In questa lettera, intimi l'attuazione di misure al fine di evitare che i cani entrino sulla sua proprietà esclusiva. Sta al custode dei cani trovare il modo di evitarlo, anche a costo di tenere i cani chiusi in casa. Minacci anche il ricorso alle vie legali, dove chiederà anche un congruo risarcimento se non pongono rimedio alla situazione denunciata.
Ovviamente, nel frattempo, le consigliamo di documentare il comportamento dei cani e comunque i danni che fanno (foto, video, testimoni, etc.).
Per quanto riguarda l'attuazione di misure per evitare l'accesso ai cani, è suo diritto farlo per quanto riguarda la sua proprietà esclusiva (addirittura, puo' minacciare nella lettera di rivalersi sull'altro proprietario per eventuali spese da sostenere a riguardo). Non ci sono invece gli estremi per impedire l'accesso dei cani alle aree comuni o di proprietà altrui. Solo un giudice, eventualmente, potrà ordinare l'allontanamento.
 
 
 
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