Salve, a ottobre 2017 mi arriva una "lettera di informazione" dalla Slovenia in cui mi si notifica una contravvenzione per eccesso di velocità, redigo contestazione col modulo di risposta allegato e invio entro i termini tramite raccomandata in cui sollevo alcune obiezioni, tra cui il mancato fermo sul posto (l'unica a cui abbiano risposto...). Ieri mi arriva la "notifica di sanzione fissa" per raccomandata in cui si intima il pagamento della metà dell'importo (€ 250) entro otto giorni dalla "data di inoppugnabilità" o l'intera cifra entro trenta, pena "l'esecuzione forzata dell'intero importo della sanzione". Ora vorrei capire se la mancata risposta entro il termine di 60 giorni e la mancata specificazione della riscossione coattiva (come dite nel vostro SOS ONLINE), possano costituire dei vizi di forma che annullano il verbale. Nella nota legale mi viene data la possibilità di presentare ricorso (per iscritto) entro 8 giorni, cosa comporta? Grazie, cordiali saluti
Alfonso, da Treviso (TV)

Risposta:
lei ci chiede informazioni facendo riferimento alla normativa italiana, ma non e' quella a cui bisogna riferirsi, bensi' quella slovena, di cui non abbiamo contezza ne' pratica. Rispetto a quello che ci dice, quindi, non sappiamo che dirle. Dovrebbe, nel caso, sentire un'associazione della Slovenia.