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Come uscire dal circuito scambio vacanze RCI
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Lettera 
29 settembre 2008 0:00
 
Cara Aduc, ho acquistato da un privato una rivendita di punti puri del circuito RCI oltre ad una settimana in multiproprietà già iscritta al circuito RCI, molto conosciuto in tutto il mondo. A parte le peripezie per avere il riconoscimento di quello volturato che non risultava mai, devo dire che si è rivelato non essere quello che mi serviva. Insomma ne voglio uscire. Il sistema mi costa oltre mille euro all'anno, composte per 800 euro dalla manutenzione dei punti puri e 200 tra tessera associativa e varie. oltre alla manutenzione all'hotel per 425 sterline. Quasi due anni fa ho cominciato a telefonare al call center per sapere come fare a recedere. Ogni volta mi dicevano che mandavano il modulo necessario, via e-mail. Alla lunga, non arrivando mai niente, "estorcevo" un numero di fax corrispondente al servizio clienti. Recedo per iscritto spiegando il tutto, ma devono mandarmi il modulo. Questo arriva dopo due mesi, (sollecitati, naturalmente) completo di busta di ritorno, diretta in inghilterra. Infatti la sede si trova lì. Il modulo stesso non riporta quello che chiedevo (recedere solo dai punti puri che costano un'occhio della testa e depenno una parte, firmo e spedisco. Arriva la salatissima fattura di oltre mille euro perchè pare c'è il vincolo di non poter uscire dal circuito prima di 12 mesi dall'arrivo del modulo in RCI in Inghilterra (!!??!!). Ovviamente è obbligatorio pagare i 12 mesi. Vabbè. Nel frattempo (febbraio 2008)mi scoccio del servizio scadente e comunico alla società di cui avevo la settimana in time sharing che intendo recedere restituendola e basta, senza avere soldi indietro. Presto fatto. Lo comunico a rci facendo presente tutto, cioè che non ho più i punti e non ho più la settimana di scambio vacanza e mi dicono di chiedere all'hotel di mettersi in contatto con RCI, lo faccio via e-mail, ma tutto tace da parte di RCI. Insospettita, inizio a telefonare a Milano al servizio clienti e mi rassicurano che i punti puri non li avrò più ma che posso usarli quest'anno avendoli pagati (obbligatoriamente). Dopo aver telefonato più volte ed avere atteso inutilmente il modulo obbligatorio per recedere totalmente da RCI, dopo mesi mando un fax non solo per protestare che sto cavolo di modulo se lo nascondono bene, ma anche avvertire per iscritto (stavolta), che non possiedo più la settimana di scambio riepilogando il tutto. Mi arriva la nuova fattura (annuale) e mi ritrovo ancora i punti puri che avevo disdettato l'anno prima e oltre mille euro da pagare. Stavolta dopo aver telefonato ancora (non c'è altra scelta), ricevo il modulo per recedere e ci trovo ancora da disdire i punti puri. Mando un fax e per miracolo mi arriva una email dal servizio clienti dove ignorano quello che scrivo ma spiegano che la fattura va onorata, che mi spediranno il modulo (a mo') e che devo pagare per i prossimi 12 mesi (uffa) dal ricevimento. Questa volta ci metto più pepe nella risposta scritta avvertendoli che ho passato la pratica ad uno studio legale specializzato in diritto internazionale e mi scrivono che il problema non sono i punti puri, ma il fatto che devo pagare l'iscrizione da cui mi sto togliendo solo adesso. Come sarebbe che il problema non sono i punti puri, visto che mi chiedono il corrispettivo per i prossimi 12 mesi, che sul modulo devo esercitare la rinuncia per i punti puri (già fatto un anno fa), che mi avvertono che devo onorare la fattura ecc ecc? Non ci capisco più niente. Vorrei capire solo una cosa: è possibile legalmente che un utente che chiede di recedere dal circuito RCI mediante fax, e-mail e telefonate non può recedere se non dopo 12 mesi dal ricevimento da parte di RCI di un cavolo di modulo che loro stessi non mandano apposta? E se RCI il modulo firmato non lo riceve (visto che va SOLO per posta) l'utente che fa, resta iscritto a vita a mille euro all'anno? La sede è in Irlanda ed in Italia non so cosa ci sia, se succursale o cosa. Ma il fax non vale niente?
Anna, da San Giuliano Milanese (MI)

Risposta:
questo tipo di comunicazioni vanno fatte con una lettera raccomandata A/R di messa in mora:
clicca qui, e comunque deve verificare puntualmente cosa prevede il suo contratto in merito al recesso. Tanto piu' che la societa' non e' nemmeno italiana. Di certo, e' assolutamente ingiustificabile consentire all'utente la disdetta solo con un modulo che loro non spediscono. La sua raccomandata avra' comunque valore.
 
 
 
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