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Bolletta Gas astronomica: errore lettura contatore?
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Lettera 
30 ottobre 2010 0:00
 
Salve,
chiedo il vostro aiuto in merito a un errore di fatturazione dell'Eni Gas. Premessa: l'autolettura del contatore dell'appartamento in cui vivo non viene effettuata da almeno un paio d'anni. Sia come sia, secondo l'ultima bolletta dovrei all'azienda la bellezza di quasi 7500 euro, ovvero il corrispettivo del consumo di 9382 smc di gas. Tale calcolo, effettuato in seguito all'ultima lettura del contatore da parte di un tecnico (maggio 2010, corrispondente a 10041 smc), si basa sulla discrepanza tra la lettura stimata Eni il 9/9/2010 (10471 smc) e l'ultima lettura effettuata dal distributore, risalente al maggio 2008 (604 smc!).
Escludendo che nei due anni trascorsi tra le ultime due letture dei tecnici del gas (maggio 2008 - maggio 2010) siano stati in effetti consumati più di 9000 smc, e considerato che a oggi il contatore segna 10081 smc rispetto ai 10041 dell'ultima lettura del tecnico (la differenza di 5 mesi, da maggio a ottobre, è di 40 smc: un normale consumo), mi sono fatto immediatamente l'idea che la lettura di maggio 2008, quella di 604 smc, fosse sicuramente errata. Anche se tutte le bollette precedenti (regolarmente pagate) sono state calcolate in base a tale lettura errata, non è plausibile pensare, in base ai consumi medi di un appartamento che ci possa essere stata una differenza di calcolo tanto abnorme (per la precisione: vivo da solo, e l'impianto serve per riscaldamento autonomo e cucina).
Sfortunatamente non sono in possesso di fatturazioni precedenti al 2009 per verificare se le letture precedenti al maggio 2008 fossero conformi ai presunti valori calcolati in base a quanto indica oggi il contatore.
Ho quindi contattato il call center dell'Eni. Entrambi gli operatori hanno riconosciuto che deve per forza esserci stato un errore; il primo mi ha suggerito di verificare la matricola del contatore, che si è rivelata esatta, suggerendomi di ricontattarli per inoltrare una richiesta di verifica metrica. Il secondo operatore ha avviato la pratica per una verifica tecnica del contatore, dicendo che mi sarebbero arrivati dei moduli da inoltrare all'azienda. Mi ha suggerito di far redarre da un impiantista iscritto all'albo una certificazione di corretto funzionamento dell'impianto gas interno. Ha inoltre aggiunto che si tratterà di un procedimento lungo (una "guerra infinita"), e che comunque alla fine dovrò d'ufficio versare metà fatturazione nell'impossibilità di stabilire con certezza i consumi effettivi. E' davvero così?
Resto convinto che l'errore di calcolo sia dovuto a una lettura errata risalente a due anni fa. In attesa di ricevere i moduli dall'azienda, come mi consigliereste di procedere?
Vi ringrazio sentitamente e vi porgo cordiali saluti.
Antonio, da Agrigento (AG)

Risposta:
la sua ipotesi ha un senso, se, a quanto capiamo, le letture successive (a parte le differenze tra presunte e reali che vi sono sempre e costituiscono il motivo per cui noi consigliamo di comunicare letture effettive con regolarita') sono corrette. Il punto e' che starebbe a lei dimostrare l'errore, e in cio' non crediamo possa far molto se non ha piu' alcuna bolletta del periodo precedente. Considerando l'importo in gioco, decisamente eccessivo rispetto ad ogni standard di utenza privata, deve senz'altro contestare, con raccomandata a/r, facendo riferimento all'esorbitanza del consumo rilevato rispetto alla sua media (e anche qui sarebbe stato opportuno avere vecchie bollette a cui riferirsi per fare i calcoli). La ricostruzione dei consumi di prassi avviene quando vengono riscontrati problemi al contatore, ma questo non ci pare il suo caso. Puo' comunque chiedere che il contatore venga controllato, senza dover far revisionare l'intero impianto (almeno per ora). Provi con la messa in mora e valuti in un momento successivo -a seconda della reazione del gestore- gli passi ulteriori (magari ricontattandoci). Qui le istruzioni per la compilazione della lettera:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
 
 
 
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