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Aiutateci a capire cosa prevede la legge
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Lettera 
15 febbraio 2010 0:00
 
salve, vi chiedo un consiglio sulla base della vostra esperienza:
mio figlio 18 anni a seguito di una perquisizione, con esito negativo, su invito dei carabinieri ha spontaneamente consegnato 60 gr. di hascisc che sono stati sequestrati con un bilancino e 60 euro ( che gli avevo dato io!) arrestato ed inviato in carcere è stato processato per direttissima e condannato per spaccio nonostante l'uso fosse personale ( non ha infatti bisogno di spacciare); purtroppo a distanza di due mesi è stato trovato dai carabinieri in macchina con due amici che fumavano ed avevano in tutto 2 gr. di hascisc; interrogati gli amici hanno dichiarato che mio figlio aveva messo a disposizione quello che si stavano fumando previo pagamento di 1,50 uro ( si proprio un euro e cinquanta centesimi); abbiamo poi saputo, dall'altro amico, che lo spinello consumato era dell'altro ragazzo ed e' quest'ultimo che aveva chiesto il pagamento di un euro e cinquanta; purtroppo pero' mio figlio era il pregiudicato e cosi' su consiglio del legale per evitare la custodia cautelare in carcere abbiamo accettato il patteggiamento; potete capire allora la nostra angoscia di tutti i giorni da allora perche' ci dicono che una terza volta sono sei anni di carcere. aiutateci a capire come restituire dignita' al ragazzo che non e' uno spacciatore pure se sbaglia perche' ne e' consumatore e come fare per scongiurare che ovunque vada lo si ritenga colpevole di tutto. (aggiungo che i carabinieri con cui abbiamo parlato ci hanno detto "noi lo sappiamo che vostro figlio non e' uno spacciatore purtroppo pero' la legge non fa distinzioni in casi come questi" aiutateci vi prego siamo alla disperazione non solo noi ma anche il ragazzo che ha perso il suo sorriso e, per giunta, non vuole piu' andare a scuola.
Luigina, da Chiaromonte (PZ)

Risposta:
mi stupisce molto quanto mi racconta.
Andando con ordine.
Nel primo episodio mi auguro che il patteggiamento sia stato adottato dopo una perizia tossicologica, cioè dopo l'accertamento del grado di purezza dello stupefacente.
Diversamente - a meno di un patteggiamento basato su di una pena minima e simbolica - sarebbe stato più opportuno procedere con il giudizio abbreviato.
Si tratta, comunque, di valutazioni di carattere generale, in quanto non conoscendo il fascicolo mi è difficile fornire un giudizio completo.
Nel secondo caso, però, mi sento di affermare che è estremamente difficile adottare una misura cautelare dinanzi alla cessione di un tiro di hashish..
Quindi, penso che in tale occasione non vi poteva essere lo spauracchio del carcere a condizionare le scelte da adottare.
E' evidente che se suo figlio commetterà altre violazioni andrà a pagare un conto sanzionatorio elevato che comprenderà anche le prime due vicende.
Attenzione, quindi, anche perchè non credo che un giovane possa rovinarsi in questo modo, non capendo che l'uso di stupefacenti è la cosa più idiota che si possa fare.
Quanto ai Carabinieri, mi permetta di dirle che il loro pietismo spesso mi lasciai interdetto.
Se sanno chi è suo figlio, perchè si limitano a sanzionarlo e non lo aiutano?
Facile parlare................
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Ha risposto Carlo Alberto Zaina: http://www.aduc.it/info/zaina.php
 
 
 
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