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Lettera 
29 agosto 2003 0:00
 
L'Europ Assistance (assicurazione infortuni) si e' rifiutata di procurarmi un volo di rientro dalla Grecia in Italia a seguito di un mio infortunio e quindi ho dovuto provvedere di persona.
L'europ assistance sosteneva che l'infortunio non era grave pertanto le cure potevano essere praticate sul posto.
In realta', non c'era un posto fisso in quanto il viaggio di gruppo era itinerante di isola in isola (cicladi) nel pieno di agosto con nessuna prenotazione alberghiera e pernottamenti alla buona, case di pescatori, ostello, campeggio, sacco a pelo.
Le ferite che ho riportato, diagnosticate in Grecia ed in Italia mi impedivano di camminare e di muovere un braccio. Il chirurgo che mi ha visitato a Roma, 5 giorni dopo l'incidente avvenuto in Grecia mi ha prescritto 15 giorni di riposo e cure.
E' legittimo da parte mia pretendere il risarcimento del viaggio di ritorno?
grazie

Risposta:
15 gg non sono una prognosi eccessivamente significativa, quindi questo potrebbe anche dare un elemento maggiore all'assicurazione (trattandosi anche di perizia di parte). In ogni caso, l'assicurazione non ha messo in dubbio l'esistenza stessa del trauma, quanto la sua curabilita'. Occorre pertanto che il medico non si limiti ad indicarle la prognosi, ma le dia indicazioni piu' precise in merito ai tempi di cura ed alle specifiche necessita' e modalita' delle cure medesime, in modo da consentirle di confutare la pretesa dell'assicurazione a fronte della situazione in cui si sarebbe ottettivamente trovato in loco, inadeguata alla cura.
Invii pertanto una raccomandata A/R, dettando un termine di 15 gg per il rimborso (alla luce delle considerazioni di cui sopra) dando avviso che in difetto adira' le vie legali.
Dovra' rivolgersi poi al giudice di pace.
 
 
 
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