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Lettera 
23 aprile 2003 0:00
 
Cara Aduc Ho cercato attentamente nel Codice della Strada e nei provvedimenti collegati qualche riferimento al problema del rilevamento (e successivo sanzionamento con contravvenzione) del mancato rispetto del semaforo rosso mediante telecamere e/o videocamere.
Credo di aver capito che solo il Sindaco di Milano (nella sua qualita' di "Commissario delegato per l'emergenza del traffico e della mobilita' nella citta' di Milano) e' autorizzato a procedere in tal senso avvalendosi appunto di sistemi di rilevamento a distanza. Devo dedurre che per gli altri Comuni cio' non e' (ancora) consentito. Sbaglio?
Se ho ragione, a chi devo ricorrere? E quale normativa devo citare? Posso riferirmi semplicemente al fatto che il Codice della Strada non prevede ad oggi tali metodologie di rilevamento o devo prima indagare per capire se le apparecchiature utilizzate siano state omologate? Non mi risulta peraltro che qualcuno abbia fissato i parametri per l'omologazione.
Capisco che il Regolamento del C. d. S. (art.384) inserisce questa fattispecie tra quelle che consentono di non procedere alla contestazione immediata, ma da qui ad ammettere come prova fondamentale una qualsiasi macchinetta fotografica piu' o meno affidabile e con vaste possibilita' di errore o di contraffazione credo ce ne corra.
Grazie e saluti

Risposta:
non c'e' nulla che neghi la legittimita' delle telecamere, ed alcune pronunce del Garante, si limitano a dare indicazioni sulla gestione, ma non dichiarano l'illegittimita'. Porre il dubbio della funzionalita' dell'apparato puo' avere un senso, ma occorre intentare un vero contenzioso ed occorrerebbe poi sostenere anche delle spese per un perito.
 
 
 
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