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Lettera 
28 aprile 2007 0:00
 
Gent. ma Associazione, ho acquistato il 21 maggio 2005 un notebook dell'Hp presso un piccolo rivenditore. Nel giugno 2006 ha iniziato a darmi seri problemi di funzionamento, inchiodandosi ogni manciata di minuti. L'ho portato dal rivenditore informandolo del problema e chiedendogli il da farsi. Mi rispose che la garanzia era scaduta e che avrebbe dovuto contattare la casa produttrice per conoscere il costo di riparazione (che per quanto riguarda l'Hp e' un pacchetto unico di almeno euro 400). Mi sono arrangiata per vedere se riuscivo da sola a risolvere, formattando l'hard disc, ma senza successo. Sono tornata dal rivenditore, ma in quel momento non aveva tempo... poi purtroppo non l'ho piu' avuto io, e gli ho riportato il pc a febbraio di quest'anno, ormai inutilizzabile. Lo ha tenuto un mese e mezzo per poi dirmi che la casa madre non lo riparava gratuitamente perche' non aveva riscontrato un difetto di conformita', e di conseguenza nemmeno lui me lo avrebbe riparato in garanzia. Grazie a tutto questo son stata costretta ad acquistare un nuovo notebook, ma non voglio far passare l'atteggiamento scorrettissimo del rivenditore. La situazione mi permette di avere ragione? Devo provvedere subito a spedire l A/R di messa in mora? Vi ringrazio molto per l'attenzione e per l'importante ruolo di tutela che svolgete. Cordiali saluti.
Sabrina, da Pieve di Cadore

Risposta:
Se ha acquistato il pc da privato (cioe' senza partita iva) la garanzia e' di due anni, quindi ancora in corso. Quanto ai difetti riscontrati, essi sono presunti difetti di conformita' (fino a prova contraria, chiaramente) se si verificano nei primi sei mesi dall'acquisto. Successivamente sara' l'acquirente a dover provare, con perizia, il difetto di conformita'. Dovra' dunque rivolgersi ad altro tecnico di sua fiducia.
 
 
 
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