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Lettera 
19 settembre 2005 0:00
 
Cara Aduc, vorrei chiederti un consiglio per risolvere un problema che ho relativo alla casa che ho in affitto. L'altro giorno si e' rotto un tubo del lavandino, allagando l'appartamento sottostante, i cui componenti hanno chiesto l'intervento dei vigili del fuoco. I vigili, una volta entrati nel mio appartamento hanno riscontrato un livello altissimo di CO (circa 110) proveniente dalla caldaia e causato dal fatto che la caldaia non ha un tubo di scarico esterno e che quindi, i gas da questa prodotti restano nella cucina (non abbiamo neanche il foro per l'aerazione come previsto dalla legge). La revisione precedente della caldaia e risalente al 2003 aveva certificato tale stato di cose, che a suo tempo avevo fatto presente al padrone di casa, il quale non ha fatto nulla per regolarizzare l'impianto. Adesso, su richiesta dei vigili, la societa' del gas ci ha chiuso la fornitura e per sbloccarla e' necessario comprare una nuova caldaia (poiche' la societa' di revisione non si prende questa nuova responsabilita'), mettere tutto a norma e ricontattare i vigili che provvederanno a far riaprire il gas. Mi e' stato detto che queste spese sono tutte a carico del proprietario, ma che volendo posso anche denunciarlo all'ASL. Qual'e' la procedura migliore da seguire? Mi occupo di tutto da sola, sperando di riavere i soldi o lo denuncio? (non so pero' a cosa vado incontro in questo caso!) Grazie.
Veronica, da Cinisello Balsamo

Risposta:
Si', le spese sono a carico del proprietario e anche in modo urgente. In mancanza di disponibilita' bonaria, si faccia valere con una messa in mora: clicca qui
 
 
 
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